Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

mercoledì 30 novembre 2011

Francesca di Ezra Pound

Francoise Gilot*Autoritratto*1944
Venivi innanzi uscendo dalla notte
recavi fiori in mano
ora uscirai fuori da una folla confusa,
da un tumulto di parole intorno a te.
Io che ti avevo veduta fra le cose prime
mi adirai quando sentii dire il tuo nome
in luoghi volgari.
Avrei voluto che le onde fredde sulla mia mente fluttuassero
e che il mondo inaridisse come una foglia morta,
o vuota bacca di dente di leone, e fosse spazzato via,
per poterti ritrovare,
sola.
*°*°*°*°*
You came in out of the night
And there were flowers in your hand,
Now you will come out of a confusion of people,
Out of a turmoil of speech about you.
I who have seen you amid the primal things
Was angry when they spoke your name
In ordinary places.
I would that the cool waves might flow over my mind,
And that the world should dry as a dead leaf,
Or as a dandelion see-pod and be swept away,
So that I might find you again,
Alone.

5 commenti:

Rose ha detto...

E oggi ben due Francesche, senza considerare la padrona di casa! Ma come fai, Francesca? Sono strabiliata: qui si va oltre rispetto alle semplici ricerche su Google.

Un abbraccio serale.

Francesca Vicedomini ha detto...

Me la canto e me la suono, come si suol dire, grazie Rose, ma fare queste "ricerche" è proprio quello che mi appassiona. Buon dicembre!

Rose ha detto...

Magari tutti se la cantassero e suonassero bene come te!
Siamo fortunati a conoscerti! :)

Francesca Vicedomini ha detto...

Ricambio di cuore...

Francesca Vicedomini ha detto...

Benvenuti commenti e critiche, grazie a tutti!
Buon w.e. (chissà cosa ci riserva il lunedì???)