sabato 10 gennaio 2009

L'inverno si prolunga di Eugenio Montale

Madame Erraruriz/J.S.SargentL'inverno si prolunga, il sole adopera
il contagocce. Non è strano che noi
padroni e forse inventori dell'universo
per comprenderne un'acca dobbiamo affidarci
ai ciarlatani e aruspici che funghiscono ovunque?
Pare evidente che i Numi
comincino a essere stanchi de presunti
loro figli o pupilli.
Anche più chiaro che Dei o semidei
si siano a loro volta licenziati
dai loro padroni, se mai n'ebbero.
Ma...
(da Altri versi)

2 commenti:

  1. TEMPESTE

    Non ho perso destino,
    sì qualche vago accenno
    e tenue come giunco.
    Inalbero un volto invecchiato
    sfrontato sfidare inutile
    grevi tempeste dell’animo.
    Come fuscello la nave che sono
    stride, nel fasciame consunto
    ripiego in assordanti silenzi.

    "Anonimo del 1900"

    Gujil

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