domenica 13 giugno 2010

Sbocciò e appassì di Emily Dickinson

William Blair Bruce
Sbocciò e appassì, un Singolo Meriggio -
Il Fiore - netto e Rosso -
Io, passando, pensai un altro Meriggio
Un altro al suo Posto
Ne eguaglierà lo splendore, e non ci pensai Più
Ma venni un altro Giorno
Per scoprire scomparsa la Specie -
La Stessa Località -
Il Sole a posto - né altro inganno
Nella perfetta Somma della Natura -
Mi fossi almeno soffermata Ieri -
Fu il mio irreparabile rimprovero -
Molti Fiori di questa e di altre Zone
Sono periti nelle mie Mani
Cercandone a sua Somiglianza -
Ma irraggiungibile esso rimane -
Il singolo Fiore della Terra
A cui Io, ero passata accanto
Inconsapevole - che il Grande Volto della Natura
Passasse infinito accanto a Me -

2 commenti:

  1. La traduzione, sconosciuta, è pessima, ma della Dickinson, mi piace tanto questa, ritraducila…

    Per istante d’estasi
    Dobbiamo pagare un'angoscia
    In intensa e tremante misura
    all'estasi.

    Per ogni ora amata
    Anni d'amari compensi,
    Amari cents contesi,
    E Forzieri colmi di Lacrime.


    For each extatic instant
    We must an anguish pay
    In keen and quivering ration
    To the extasy.

    For each beloved hour
    Sharp pittances of years -
    Bitter contested farthings -
    And Coffers heaped with Tears!

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  2. Io non sono una traduttrice, mi avvalgo di http://www.emilydickinson.it/

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