lunedì 25 ottobre 2010

Taci, anima stanca di godere di Camillo Sbarbaro

Ambrose McEvoy/Lillah McCarthy Taci, anima stanca di godere
e di soffrire -all’uno,all’altro vai
rassegnata-
Ascolto e non mi giunge una tua voce
Non di rimpianto per la miserabile
giovinezza,non d’ira o di rivolta
e neppure di tedio.
Ammutolita
giaci col corpo in una disperata
indifferenza.
Non ci stupiremmo,
non è vero, mia anima, se adesso
il cuore s'arrestasse,se sospeso
ci fosse il fiato…
Invece camminiamo,
E gli alberi son alberi,le case
sono case, le donne
che passano son donne e tutto è quello
che è-quello che è.
La vicenda di gioia e di dolore
non ci tocca. Perduto ha la voce
la sirena del mondo,e il mondo è un grande
deserto.
Nel deserto
io guardo con asciutti occhi me stesso.
(Pianissimo/1914)

2 commenti:

  1. anima pura dissolve
    nel dubbio la prece
    che speme non chiede
    ma geme ed implora
    nel viso che soffre
    e in quello che teme.

    Anonimo del XX° Secolo
    frammenti ritrovati

    Gujil

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  2. Sei proprio bravo Gujil a "scovare" questi piccoli gioielli.

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