Pastello del tedio di Aldo Palazzeschi
Jakimowicz Myeczis/1909 Dal grigio della nebbia fitta fitta
traspaiono cipressi
ombre nere
spugne di nebbia.
E di lontano dondolando lento
ne viene un suono di campana quasi spento.
Più lontano lontano
passa un treno mugghiando.
minimale, non minimo
RispondiEliminadi quel colore che solo certi pittori sanno esprimere
ed onomatopeico quanto basta
per non sfociare nel prosaico
Gujil
Uno zoom audiovisivo e tutt'altro che tedioso, a dispetto del titolo.
RispondiEliminaAnche il biancoenero ha il suo potere.
E siamo a mercoledì. Buon mercoledì!
i cipressi mi piacciono da impazzire
RispondiEliminai cipressi sono fiamme vegetali simbolizzanti il fuoco sacro.
Quando sono neri sono ancora più luminosi, perché la luce nera é il preludio al Sé divino
ciao
Nice work!
RispondiEliminaHappy New Year!
Greetings from Greece
My blogs are
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Grazie a tutti e buona serata!
RispondiElimina"Ombra sono / finchè verrà la notte / Ombra e il canto di un uccello / sconosciuto." (1987)
RispondiEliminaio abbraccio gli alberi. Ne sento la voce e parlo loro. Una volta ho abbracciato un cipresso. Mi sono sentita accolta come se fosse stato un padre...
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