lunedì 14 marzo 2011

Primavera vicina di Johann Wolfgang Von Goethe

Ignac Ujvary/The rite of spring
Più morbida, più lieve
l'aiuola, ecco, s'inturgida;
candide come neve,
ondeggian le campanule,
un vivo ardor di fuoco
va dispiegando il croco;
il suol di sangue stilla,
lo smeraldo sfavilla.
Le primule si gonfiano
con borioso piglio;
mentre l'astuta mammola
s'asconde ad ogni ciglio,
un alito possente
scuote la vita intera.
E' viva, è qui presente
ormai la primavera

5 commenti:

  1. "Lo sguardo vago percorrendo il muro/
    scopre segni d'argento, tracce lucenti/
    della mia passione [...]/
    Vita è l'ardua parola, è l'esercizio/
    amaro del pensiero, la calma piatta/
    di una violenza oscena./
    Adesso, la miseria del corpo,/
    adesso e poi./
    All'interno la misura di un disfacimento/
    interiore, piana/
    verminazione."
    (1987)

    Bonne journée...

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  2. Ritrovate le viole sabato pomeriggio. Blu e profumo.


    Sole. Yuppy.

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  3. Buona vicina primavera Francesca:)

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  4. Come sempre, bellissimi versi Ardea (io non so mettere due righe due di poesia...)Buona giornata.
    Ci sono viole, margherite, myosotis e tanto profumo nell'aria, ma piove.
    Buon martedì Rose e Viola (è la vostra stagione!)

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  5. Francesca: l'importante a proposito della poesia è saperla sentire dentro... e questo certamente non ti fa difetto, tenuto conto anche di questo blog...

    Buona giornata, qui oggi c'è il sole e fa caldo. Anche se l'interiorità è molto più difficile da illuminare...

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