Franz Richard Unterberger/Rio S. Barnaba
Cielo di giugno, azzurra giovinezza
dell'anno; ed allegrezza
di rondini sfreccianti in folli giri
nell'aria. Ombre, ombre d'ali
vedo guizzar sul bianco arroventato
del muro in fronte: ombre a saetta, nere,
vive al mio sguardo più dell'ali vere.
Traggon dal nulla, scrivendo con nulla
parole d'un linguaggio
perduto; e le cancellano
ratte, fuggendo via fra raggio e raggio.
E arrivato il giugno, col suo cielo dentro di noi....
RispondiEliminaE un pò di pioggia...qui...
RispondiEliminaE le rondini sono sempre più rare.
RispondiEliminaAnche qui pioggia.
Saluti affettuosi!