lunedì 20 giugno 2011

Cuore nuovo di Federico Garcia Lorca

Julio Romero De Torres/1917
Il mio cuore, come una serpe,
si è sfilato la pelle di dosso
e la guardo qui tra le mie dita
pieno di ferite e di miele.
I pensieri che si annidavano
tra le tue rughe, dove sono?
Dove le rose che profumavano
di Gesu Cristo e di Satana?
Povero involucro che opprimevi
la mia stella fantastica!
Grigia pergamena sofferente
di ciò che amai e ora non amo.
Vedo in te feti di scienze,
mummie di versi e scheletri,
di mie antiche innocenze
e romantici segreti.
Ti appenderò ai muri
del mio museo sentimentale,
vicino ai gelidi e oscuri
gigli addormentati del mio male?
O ti deporrò sopra i pini
-libro dolente del mio amore-
perché tu sappia quali trilli
manda all'aurora l'usignolo?
Granada, giugno 1918
****
Mi corazón, como una sierpe,
se ha desprendido de su piel,
y aquí la miro entre mis dedos
llena de heridas y de miel. 
Los pensamiento que anidaron
en tus arrugas, ¿dónde están?
¿Dónde las rosas que aromaron
a Jesucristo y a Satán? 
¡Pobre envoltura que ha oprimido
a mi fantástico lucero!
Gris pergamino dolorido
de lo que quise y ya no quiero. 
Yo veo en ti fetos de ciencias,
momias de versos y esqueletos
de mis antiguas inocencias
y mis románticos secretos. 
¿Te colgaré sobre los muros
de mi museo sentimental,
junto a los gélidos y oscuros
lirios durmientes de mi mal? 
¿O te pondré sobre los pinos,
-libro doliente de mi amor-
para que sepas de los trinos
que da a la aurora el ruiseñor? 
Granada, junio de 1918

3 commenti:

  1. Cosa ne avrà fatto, il gentile Federico innamorato, del suo meraviglioso cuore?

    Y buen lunes a todos.

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  2. Il poeta guarda la pelle del prorio cuore, quasi osserva a distanza le sofferenze, i pensieri e i segreti che custodiva. Vuole liberarsene e non sa dove deporla...infatti mi chiedo anch'io che ne avrà fatto della "pelle" del suo cuore?
    Il messaggio forse è positivo perchè cambiare la pelle è comunque sinonimo di rigenerazione, di rinnovamento e salute.
    Del resto... "il serpente che non può cambiar la pelle muore!!!" come dice Friedrich Nietzsche.

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