Venerdì Santo
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| Bouguereau+Pietà+1876 |
Lei credeva di stringere in quel corpo
disincarnato, esangue, il suo ragazzo
morto a trentatrè anni per oscure
trame di tribunali.
Se le avessero detto che stringeva
a sè l'intero mondo e la sua Storia
non l'avrebbe capito. Erano solo
un figlio con sua madre.
oggi preghiera...
RispondiEliminaLa Storia è l'intreccio delle storie personali.
RispondiEliminaOgni tragedia, ogni conquista è intimamente connessa alla vita di ciascuno.
Si annuvola.
Un abbraccio.
Sul tema del Venerdì Santo, De André ne "La Buona Novella":
RispondiElimina"Piango di lui ciò che mi è tolto, le braccia magre, la fronte, il volto,
ogni sua vita che vive ancora, che vedo spegnersi ora per ora.
Figlio nel sangue, figlio nel cuore
e chi ti chiama nostro Signore,
nella fatica del tuo sorriso
cerca un ritaglio di pardadiso.
Per me sei figlio, vita morente,
ti portò cieco questo mio ventre,
come nel grembo di adesso in croce
ti chiama amore questa mia voce.
Non fossi stato figlio di Dio t'avrei ancora per figlio mio."
Rose ehm...Faber arriva domani...buona serata!
RispondiEliminaBuona serata Patalice...
RispondiEliminaMorte del Logos, morte del pensiero e pensiero della morte, anima triste fino alla morte. Calice da bere.
RispondiEliminaSia fatta la tua volontà, e non la mia.
Francesca, mi dispiace... spero di non aver fatto danni... ma nel caso peggiore che io abbia bruciato il tuo post di domani anticipandolo, so almeno che tu non scriverai "pardadiso". :(
RispondiEliminaUn abbraccio.
Ma quali danni Rose, volevo solo dire che siamo in sintonia....
RispondiElimina"Ma adesso che viene la sera ed il buio mi toglie il dolore dagli occhi
RispondiEliminae scivola il sole al di là delle dune
a violentare altre notti:
io nel vedere quest’uomo che muore,
madre, io provo dolore.
Nella pietà che non cede al rancore,
madre, ho imparato l’amore”.
da Il testamento di Tito
Fabrizio De Andrè
Una serena Pasqua a Francesca e a tutti voi cari amici:) un abbraccio grande
Vedi..anche Viola....che meraviglia!
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