martedì 12 marzo 2013

Giovinezza di Gabriele D'Annunzio

Edouard Manet*Georges Moore*1879
O Giovinezza, ahi me, la tua corona
su la mia fronte già quasi è sfiorita.
Premere sento il peso della vita,
che fu si lieve, su la fronte prona.
Ma l'anima nel cor si fa più buona,
come il frutto maturo. Umile e ardita,
sa piegarsi e resistere; ferita,
non geme; assai comprende, assai perdona.
Dileguan le tue ultime aurore,
O Giovinezza; tacciono le rive
poi che il torrente vortice dispare.
Odo altro suono, vedo altro bagliore.
Vedo in occhi fraterni ardere vive
lacrime, odo fraterni petti ansare.
(Poema paradisiaco*Epilogo*1893)
*************
Gabriele D'Annunzio-12 marzo 1863

5 commenti:

  1. Un grandissimo evocatore di sensazioni, vivide figure, profumo, carne e terra, Un saluto

    dalla tua natia pescara

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  2. Un grandissimo evocatore di sensazioni, vivide figure, profumo, carne e terra, Un saluto

    dalla tua natia pescara

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  3. A trent'anni sentiva la giovinezza sfuggirgli... ne avesse avuti settanta oggi, probabilmente si sarebbe trapiantato i capelli e liftato.
    Ma forse era meno peggio di quanto non si creda.

    Buon mercoledììììì!

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  4. Pur con le dovute riserve era sicuramente meglio. D'altronde mi chiedo se ci sia qualcuno peggio...Wow anche Pescara omaggia il suo grande poeta...

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  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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