sabato 25 maggio 2013

Diana di Vittorio Sereni

Wladislaw Czachorski
Torna il tuo cielo d'un tempo
sulle altane lombarde, 
in nuvole d'afa s'addensa 
e nei tuoi occhi esula ogni azzurro, 
si raccoglie e riposa.

Anche l'ora verrà della frescura 
col vento che si leva sulle darsene 
dei Navigli e il cielo 
che per le rive s'allontana.

Torni anche tu, Diana, 
tra i tavoli schierati all'aperto 
e la gente intenta alle bevande 
sotto la luna distante?

Ronza un'orchestra in sordina; 
all'aria che qui ne sobbalza 
ravviso il tuo ondulato passare, 
s'addolce nella sera il fiero nome 
se qualcuno lo mormora 
sulla tua traccia.

Presto vien giugno 
e l'arido fiore del sonno 
cresciuto ai più tristi sobborghi
e il canto che avevi, amica, sulla sera 
torna a dolere qui dentro, 
alita sulla memoria 
a rimproverarti la morte.

3 commenti:

  1. Che bel ricordo.

    Sempre più freddo. sempre meno maggio.

    Buona domenica.

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  2. e i femminicidi continuano..bruciata viva per aver detto no!

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  3. Va cercata una mentalità diversa: è ora di far crescere i ragazzi nel rispetto del'altro. Donne, animali, esseri umani sono solo intrattenimenti, considerati utili solo se procurano piacere, denaro, potere. I più deboli sono prede e non possono fuggire: se lo fanno vengono annientati.
    Chi ha ridotto una comunità di viventi a questa stregua sarà colpevole per l'eternità.
    Costruiamo e speriamo in un mondo diverso.

    Grazie per la luna di Giosuè, meno trombone del solito. Forse tra qualche giorno riusciremo a vederla. Qui solo nuvole, per ora.

    Ricicciation!

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