giovedì 15 agosto 2013

L'Assunta di Alfonso Gatto

Leon Comerre
Ed in sollievo al sonno
il cielo vago odora,
alle finestre aperte
ai portoni nell'atrio del mare.

D'ilare alba il volto
s'estingue in freddi petali,
di lieve incarnato
peluria d'aria
arrosi il seno pallido e vuoto.

La notte adagia nivei silenzi
banchi di squallido mattino
alla città calda d'amore.

Ma a gote arruffate, flagello di gioia,
t'immergo negli occhi ghiacci
e nella mia carne ti stringo.

La terra sale in vertigine
di nevi celesti,
piazza di vento
agli uomini felici.
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(Poesie 1929-1941)

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