lunedì 17 marzo 2014

Silenzio, tepore... di Sibilla Aleramo

Ulpiano Checa Y Sanz*1906
C'è silenzio, e tepore
in questa romita stanza ov'io ti attendo,
e una purpurea rosa,
già stanca, sul ciglio di languire,
anch'essa ansiosa del tuo bruno sguardo,
così tenera è l'ora
ch'io mi trasmuto in taciturna grazia,
mite rosa,
tepore sulle tue palpebre, carezza d'ombra.
1947

2 commenti:

  1. Anche la rosa hai trovato! Bellissima.

    Una poesia da donna d'altri tempi, molto femminile, non priva di una dolce sensualità.

    Buon martedì, ma avrò modo di dirtelo personalmente!

    Un bacione e buonanotte!

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