Ulpiano Checa Y Sanz*1906 |
in questa romita stanza ov'io ti attendo,
e una purpurea rosa,
già stanca, sul ciglio di languire,
anch'essa ansiosa del tuo bruno sguardo,
così tenera è l'ora
ch'io mi trasmuto in taciturna grazia,
mite rosa,
tepore sulle tue palpebre, carezza d'ombra.
1947
Anche la rosa hai trovato! Bellissima.
RispondiEliminaUna poesia da donna d'altri tempi, molto femminile, non priva di una dolce sensualità.
Buon martedì, ma avrò modo di dirtelo personalmente!
Un bacione e buonanotte!
Grazie Rose!
RispondiElimina