venerdì 2 maggio 2014

Alla deriva di Vincenzo Cardarelli

Attilio Mussino*Il sogno nel sonno
La vita io l'ho castigata vivendola.
Fin dove il cuore mi resse
arditamente mi spinsi.
Ora la mia giornata non è più
che uno sterile avvicendarsi
di rovinose abitudini
e vorrei evadere dal nero cerchio.
Quando all'alba mi riduco,
un estro mi piglia, una smania
di non dormire.
E sogno partenze assurde,
liberazioni impossibili.
Oimè. Tutto il mio chiuso
e cocente rimorso
altro sfogo non ha
fuor che il sonno, se viene.
Invano, invano lotto
per possedere i giorni
che mi travolgono rumorosi.
Io annego nel tempo.

3 commenti:

  1. Un lamento, povero Vincenzo!

    Molto particolare il dormiente con i suoi sogni.

    E, come sempre, ben azzeccato l'abbinamento! Bravissima, Francesca!

    Buon sabato... sperando in un po' di sole.

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  2. Vincenzo non ha avuto vita facile, ma essendo poeta ci ha molto regalato...

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  3. Qualcuno sa fare il commento di questa poesia perfavore?

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