mercoledì 13 agosto 2014

La stella della sera di Aleksandr Sergeevič Puškin

Ivan Aivazovsky*The Black Shea at Night*1879
Si dirada volando la nuvola leggera.
Malinconica stella, o stella della sera!
Inargenta il tuo raggio le squallide pianure,
il golfo sonnolento e le montagne scure.
Amo il tuo fioco lume nell’aria trasparente;
esso ha in me risvegliato un pensiero dormente:
ricordo il tuo tramonto, o astro prediletto,
sovra un dolce paese sempre caro al mio affetto,
dove nelle vallate s’alzano i pioppi fieri,
dove dormono i mirti ed i cipressi neri,
ed i tiepidi flutti sussurrano soavi.
In quei monti col cuore pieno di sogni gravi
distraevo sul mare l’indolenza pensosa:
scendeva sopra i tetti la tenebra gelosa,
e una giovane donna me nell’ombra cercava
e te col proprio nome alle amiche chiamava.

2 commenti:

  1. La traduzione in rima... come avranno fatto, dal russo? Dovrebe essere difficile...

    Bella eh? E quella luna (stella della sera) sul Mar Nero, wow!

    Buon soba vigilia di Ferragosto!

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  2. E buon Ferragosto! Abbracci.

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