mercoledì 20 agosto 2014

Voci notturne di Fëdor Tjutčev

René François Xavier Prinet*Le balcon*1905-6
Come il giardino verde dorme stanco
dentro la notte cerula e tranquilla!
Fra il melo dai suoi fiori fatto bianco
Come dolce la luna d’oro brilla!

Uno sciame di stelle arde nel vano
cielo, come nel dì della creazione.
Geme l’eco d’un ballo di lontano,
più chiara è della fonte la canzone.

Scende sull’universo una cortina,
ogni moto si cheta, ogni lavoro…
Sulla città la notte, come in cima
agli alberi, risveglia ora il suo coro.

Donde viene quel suono irraggiungibile?
O forse è il mondo insonne del pensiero,
incorporeo, sonoro ed invisibile,
che ronza, o notte, nel tuo caos nero?

1 commento:

  1. Quel balcone illuminato, frequentato, chiacchierato, assaporato...

    Da dove viene il suono della notte?

    Buona, buona notte! E buon soba.

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