martedì 16 settembre 2014

Non sospendi un terremoto di Giovanni Raboni

Chaos.  The Genesis, Ivan Aivazovsky, 1841
Non sospendi un terremoto, non fermi
la deriva dei continenti; e uguale
successo avrà chi soffre il capitale
e per avversare i suoi non eterni

nè imperscrutabili disegni sale
fiducioso su navicelle inermi
contro le sue corazzate, o in interni
sabotaggi s'avventura. Eh! a che vale,

colombelle mie? Tanto durerà
quanto deve, non un giorno di meno,
a nostro cupo scorno - ma nemmeno

uno di più. La festa si farà
senza di noi, poveri untori senza
pestilenza, solchi senza semenza.
***
ALTRI SONETTI
Giovanni Raboni ci ha lasciati 10 anni fa, il 16 settembre 2004.

1 commento:

  1. Si perpetuano solo le differenze tra i poveri cristi e i padroni dei mondi.

    Entropicamente felice di tornare caos.

    Buon mercoledì al blog di Francesca.

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