venerdì 8 gennaio 2016

Oscillazioni di Luciano Folgore

Eugène Carrière*Moonlight
Notte - orologio;
bianchissime sfere di lampade
sul quadrante del sonno.

Molle sottili di vento
e rotelline di soffi
e bilancere di scatti di fresco.
Gli alberi: pendoli neri,
oscillazione infinita.

Girare del tempo monotono
attorno
alla mia finestra d'insonnia,
e battere
di un' ora di febbre,
che piomba
sopra una lastra d'angoscia.
Mai l' alba. *
da POESIA ITALIANA DEL NOVECENTO

5 commenti:

  1. Forme e rumori rivisitati durante una notte di angoscia. Non conforta sapere che l'alba esiste, se non si vede ancora la sua luce.

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  2. Una bestiaccia nera l'insonnia, caro luciano, quante ore svegli ad occhi chiusi, nè tanto forti da aprirli, nè tanto deboli da dimenticarli!
    E voi, siete lo stesso falene e nottambule?
    :)

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  3. Io no Juliet....dormo ancora come un bebé, alla faccia dei poeti....

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  4. E io gufetta e ghiro! Tu, Juliet? :D

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  5. Tenero il ghiretto :)
    Io falena a luce spenta! Cosa darei per acciambellarmi anch'io al calduccio, nella tana di un albero..

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