La Luz - Betty Busby |
Ho fatto le valigie e è arrivato
Il momento di partire per il cielo.
Paura del viaggio. Sempre
Pensato che fosse breve e spiccio
Così me ne fregavo. Oppure
Sempre pensato che sarei stato contento d’andarmene.
Ma chi è contento di andarsene? Voglio oro
Voglio ricca sicurezza nelle gambe
E buone ossa di latte vuoto
di Bontà-Divina – voglio
Ho bisogno piango come bimbo
Voglio il mio Orsacchiotto
Dolce dorso setoso
E dong streng beng bong
Non sciupate il mio ding-dong
Cercate di scherzare con me
Un’altra volta e lo vado a dire
Al pappone, Dio puttana –
C'ho le paturnie
Mi sono espresso male
Voglio oro voglio oro
Oro di eternità
***
209th Chorus
Well, that about does me in.
I’ve packed my bags and time
Has come to start to heaven.
Afraid of the trip. Always
Thought it was short & snappy
And I wouldnt worry. Or
Always thought I’d be glad to go.
But who’s glad to go? I want gold.
I want rich safety in my legs
And good bones made of empty milk
Of God-Kindness – I want
I need I cry like baby
I want my Partotooty
Sweety backpie back
And dong stang bang bong
Dont scrounge my yoll-scrolls
And try yo fool with me
One more time & I report you
To the pimp, whore God –
I got the woozes
Said the wrong thing
Want gold want gold
Gold of eternity
Tutta questa luce la ricordo anche sopra ad un'altra poesia, una natura accecante che nulla c'entra con le paturnie e quella voglia di scappare che subito si frena, andare sì ma dove, le partenze sono più addii che altro, a volte.
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