lunedì 6 settembre 2010

Due parole di Alfonsina Storni

Albert Ritzberger Questa notte all'orecchio m'hai detto due parole.
Due parole stanche
d'esser dette. Parole
cosi' vecchie da esser nuove.
Parole cosi' dolci che la luna che andava
trapelando dai rami
mi si fermo' alla bocca. Cosi' dolci parole
che una formica passa sul mio collo e non oso
muovermi per cacciarla.
Cosi' dolci parole
che, senza voler, dico: "Com'e' bella la vita!"
Cosi' dolci e miti
che il mio corpo e' asperso di oli profumati.
Cosi' dolci e belle
che, nervose, le dita
si levano al cielo sforbiciando.
Oh, le dita vorrebbero
recidere stelle.

5 commenti:

  1. Così bella da desiderare che quelle due parole siano meno scontate di "ti amo" (o almeno un "ti amo" molto, molto significativo, di quelli rari come la verità).
    Grandi la potenza e la dolcezza di quelle due carezzevoli, misteriose parole.

    Ciao, Francesca! Un abbraccio.

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  2. E' una splendida poesia che non conoscevo .. grazie francesca
    viola

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  3. un ti amo sospeso, raro come la verità, e che qui non viene pronunciato come a non voler svelare l'unicità e l'indicibilità di colui che amiamo. In fondo dire è uccidere. Anche se ho conosciuto un uomo che diceva Ti amo con la stessa faciltà con cui si dice Buongiorno e che mi ha ucciso pur non avendomi mai amato...

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  4. Spero tu abbia il meglio in futuro Veronica.

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