Rackham
Il freddo autunno ha imbavagliato il giorno.
Taccion le sue mille voci festanti;
giù dalla torre della cattedrale
campane a morto, nella nebbia, gemono
Sovra gli umidi tetti si distende
candido, in sonno, un fulgido vapore.
Con le gelide dita il vento batte
entro la gola del camino, a stormo,
gli ultimi accordi d'una marcia funebre.
Il freddo autunno ha imbavagliato il giorno.Taccion le sue mille voci festanti;
giù dalla torre della cattedrale
campane a morto, nella nebbia, gemono
Sovra gli umidi tetti si distende
candido, in sonno, un fulgido vapore.
Con le gelide dita il vento batte
entro la gola del camino, a stormo,
gli ultimi accordi d'una marcia funebre.
come bruma ricopro
RispondiEliminapensieri distratti da pallido sole,
mi inquieto arrancando
erte scoscese e respiro
nell'incedere incerto
anonimo del XX° Secolo
frammenti ritrovati
Gujil
Apertura (primo, verso), poi struttura circolare auditiva - (i primi tre versi con le campane a morto) - visiva (i due versi centrali)- auditiva (gli ultimi tre, che richiamano gli stessi suoni di morte delle campane).
RispondiEliminaInteressante stilisticamente, ma forse meno evocativa di altre di Rilke: ho l'impressione che sia imprigionata da qualche luogo comune.
Bellissimi Gujil.
RispondiEliminaRose,nemmeno io la trovo tra le migliori di Rilke.
Buona domenica a entrambi!