mercoledì 23 marzo 2011

23 marzo 1923 di Marina Cvetaeva

Dierckx
Mentre l'amico caro attraversava
l'ultimo viale (filare di nodosi
addii) - più grandi degli sguardi
erano gli occhi.
Mentre l'amico amato doppiava
l'estremo promontorio (di sospiri
della mente: torna!) - più grandi delle mani
erano i gesti.
Quasi le braccia volessero lasciare
le spalle e le labbra - indietro,
a supplicare! Lottava con la lingua
la parola, il palmo con le dita...
Mentre l'ospite tenero passava...
- Signore, posa lo sguardo su di noi! -
le lacrime erano più enormi
di occhi umani, e delle stelle
sull'oceano.

2 commenti:

  1. Bello!! E' l'estratto di un libro o una poesia? Ho sccoperto il tuo blog qualche giorno fa mentre cercavo una poesia di Emily Dickinson. Ciao e buona giornata. Gianfranco.

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  2. Ciao Gianfranco, benvenuto.
    A me risulta essere una poesia.
    Buona giornata di sole anche a te!

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