domenica 4 marzo 2012

4 marzo 1943 di Lucio Dalla

Albert Anker-Die Pfahlbauerin-1873
testo di Paola Pallottino
Dice che era un bell'uomo e veniva,
veniva dal mare
parlava un'altra lingua,
pero' sapeva amare
e quel giorno lui prese a mia madre
sopra un bel prato
l'ora piu' dolce prima di essere ammazzato
Cosi' lei resto' sola nella stanza,
la stanza sul porto
con l'unico vestito ogni giorno piu' corto
e benche' non sapesse il nome
e neppure il paese
mi aspetto' come un dono d'amore fin dal primo mese
Compiva 16 anni quel giorno la mia mamma
le strofe di taverna,
le canto' a ninna nanna
e stringendomi al petto che sapeva,
sapeva di mare
giocava a fare la donna con il bimbo da fasciare.
E forse fu per gioco o forse per amore
che mi volle chiamare come nostro Signore
Della sua breve vita e' il ricordo piu' grosso
e' tutto in questo nome
che io mi porto addosso
E ancora adesso che gioco a carte
e bevo vino
per la gente del porto
mi chiamo Gesu' bambino
e ancora adesso che gioco a carte
e bevo vino
per la gente del porto
mi chiamo Gesu' bambino
e ancora adesso che gioco a carte
e bevo vino
per la gente del porto
mi chiamo Gesu' Bambino.
(Ciao Lucio, ti sia lieve la terra.)        

5 commenti:

  1. Sono sempre più sorpresa - ma in fondo me l'aspettavo - della tua sensibilità, Francesca.
    La donna col piccolo Lucio (ancora non peloso) che guarda verso il mare è perfettamente in tema con la canzone.

    Buon 4 marzo. Oggi è l'anniversario della morte della mia nonnina.

    RispondiElimina
  2. Se me lo permetti do un bacio alla tua nonnina. Gioielli preziosi le nonne! Buona domenica, piove o forse no...

    RispondiElimina
  3. un saluto a Lucio, ai suoi versi, alla sua umanità:)
    e buona domenica a te Francesca e a Rose :)

    RispondiElimina
  4. Un abbraccio a te cara Viola, oggi sono circondata da due splendidi fiori....

    RispondiElimina
  5. La nonna ha ricevuto il tuo bacio con grande piacere. Vi sareste piaciute.
    Grazie a te e a Viola, e un abbraccio stratto a tutte e due.

    RispondiElimina