venerdì 30 maggio 2014

Scherzo di Vincenzo Cardarelli

Maximilian Lenz*1899
Il bosco di primavera
ha un'anima, una voce.
È il canto del cuccù,
pieno d'aria,
 che pare soffiato in un flauto.
Dietro il richiamo lieve,
più che l'eco ingannevole,
noi ce ne andiamo illusi.
Il castagno è verde tenero.
Sono stillanti persino
le antiche ginestre.

Attorno ai tronchi ombrosi,
fra giochi di sole,
danzano le amadriadi.

3 commenti:

  1. Anche le danzatrici dei prati... Francesca, sei un fenomeno!

    Buon sabato ai passanti del blog.

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  2. Proprio un fenomeno!!!
    Grazie! Buon giugno...

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  3. Proprio un fenomeno!!!
    Grazie! Buon giugno...

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