domenica 23 novembre 2014

L'ora di grazia di Antonia Pozzi

A November Night, 1874, John Atkinson Grimshaw
Tetraggine lenta, sfinita
di un cortile umidiccio
in maschera di giardino;
ostentata verdezza
di un fico sterile
che non sa né il vento né il sole;
malinconia di una piccola finestra a ogiva,
di un ballatoio ingombro di foglie morte,
di un povero tralcio nero inchiodato al muro
che sopra al ballatoio si sfa
in quattro pampini vizzi.
Qui l'ora di grazia non può essere
se non l'ora delle campane:
quando la sera, cantando,
si getta dalle torri incombenti
e come acqua ricolma
ogni fossa terrena;
quando su ogni stento terreno
che duole in maschera di ricchezza
la sera, come acqua, riflette,
dal cielo al fondo, qualche raggio di stella.

Milano, 7 novembre 1931

5 commenti:

  1. Liberatoria, mome l'acqua da una nuvola grigia.

    Grazie ad Antonia, grazie a John e grazie a Francesca.

    E buon riciccio!

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  2. Liberatoria, come l'acqua da una nuvola grigia.

    Grazie ad Antonia, grazie a John e grazie e a Francesca.

    E buon riciccio sia.

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  3. Ho avuto qualche problema inserendo il commento... mi scuso di eventuali doppioni. :-*

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  4. Questa notte di novembre si è fatta luce e suggestivo verde, chissà john come avrà avuto la meraviglia di vederla, sarà stata anche per lui, l'ora di grazia..

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  5. Hi, Really great effort. Everyone must read this article. Thanks for sharing.

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