Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

sabato 28 febbraio 2009

Di se stesso di Ugo Foscolo

Charles Gleyre/Figure di Baccanti
Non son chi fui; perì di noi gran parte:
Questo che avanza è sol languore e pianti.
E secco è il mirto, e son le foglie sparte
Del lauro, speme al giovenil mio canto.
Perché dal dì ch'empia licenza e Marte
Vestivan me del lor sanguineo manto,
Cieca è la mente e guasto il core, ed arte.
L'umana strage, arte è in me fatta, e vanto.
Che se pur sorge di morir consiglio,
A mia fiera ragion chiudon le porte
Furor di gloria, e carità di figlio.
Tal di me schiavo, e d'altri, e della sorte
Conosco il meglio ed al peggior 'mi appiglio:
E so invocare e non darmi la morte.

3 commenti:

Paola ha detto...

Ciao Francesca, passo per salutarti e augurarti un buon fine settimana.Un bacione

Francesca Vicedomini ha detto...

Anche a te Paola. Bacione

Anonimo ha detto...

Gentilissima Francesca,

sto facendo una ricerca iconografica per una mostra su "Il pittore e la modella". Sono casualmente finita sul dipinto di Charles Gleyre (Baccanti) pubblicato nel suo blog. Posso chiederle dove è conservata l'opera o quanto meno in che catalogo è pubblicata? La ringrazio infinitamente per ogni informazione potrà darmi. Cristina Beltrami

PS: complimenti per il blog... è molto elegante