Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

mercoledì 31 luglio 2013

Insonnia di Angelo Barile

Max Lewis*1898
I cigolanti carretti
che frangono l'estiva notte
carichi solo di fresco;

e dietro lasciano argento,
primizia d'alba, rimprovero
d'alba che mi cerca il petto;

da spigoli d'insonnia
un dopo l'altro li sento
passarmi a filo del letto:

sporgo un mano che li tocca,
porto un'erba alla bocca
ancora peccaminosa.

martedì 30 luglio 2013

Diario di Vincenzo Cardarelli

Albert Lynch
E' la vita che duole, il passato,
non te che amai bambina
e che ritrovo donna,
pure se quel che adesso
torno a provare è amore
e forse gelosia.
Ma non so s'io desideri
di rivederti o no. Tu non sei nulla
ormai per me, neppure un bel ricordo.
Nulla in te mi lusinga,
fuor che l'averti amata
e cenere sentirti
del mio passato.

Furente l'estate
aspetta il refrigerio
del temporale
ed io il pianto che sciolga
la mia angoscia in dolcezza.
Ma l'afa incombe ed il dolore preme:
di niun sollievo ho speranza.
E penso che sovente
agli affanni dell'uomo
la nemica stagione si congiunge.
E ch'io morirò
in uno di questi tempi.
D'un tratto sarò giunto
a un giorno, a un breve giorno,
che non potrò sorpassare.

lunedì 29 luglio 2013

Versi d'un giorno lungo di Alfonso Gatto

Turner
Aliterà sul lungofiume il verde
stormire dell'estate, ad archi il cielo
correrà vasto come la campagna,
di là dal soffio che respira ai calmi
mattoni il giorno è lungo, trema d'erba.

Questa serenità che lascia raro
il cielo e aperto di clamore oscilla
nella luce degli alberi, nel sole
teso dai muri in polvere che l'ocra
stinse nel rosa dei ricordi. Dopo,
quando il tuo viso sgronderà dal braccio,
dal lungo sonno che moveva i tigli
nel verde paradiso, sarà sera,
una sera contenta della terra.
*********
(ARIE E RICORDI*1940-1941)

domenica 28 luglio 2013

A mio figlio di Juan Rodolfo Wilcock

Sorolla*Retrato de Jose Luis Benlliure Lopez de Arana
Abbi fiducia nella vita
e non nelle ideologie;
non ascoltare i missionari
di quest’illusione o quell’altra.

Ricorda che c’è una sola cosa
affermativa, l’invenzione;
il sistema invece è caratteristico
della mancanza d’immaginazione.

Ricorda che tutto accade
a caso e che niente dura,
il che non ti vieta di fare
un disegno sul vetro appannato,

né di cantare qualche nota
semplice quando sei contento;
può darsi che sia un bel disegno,
che la canzone sia bella:

ma questo non ha certo importanza,
basta che piacciano a te.
Un giorno morrai; non fa niente,
poiché saranno gli altri ad accorgersene.

sabato 27 luglio 2013

In me il tuo ricordo di Vittorio Sereni

Francis Picabia*Olga
In me il tuo ricordo è un fruscìo
solo di velocipedi che vanno
quietamente là dove l'altezza
del meriggio discende
al più fiammante vespero
tra cancelli e case
e sospirosi declivi
di finestre riaperte sull'estate.
Solo, di me, distante
dura un lamento di treni,
d'anime che se ne vanno.

E là leggiera te ne vai sul vento,
ti perdi nella sera.
***********
Vittorio Sereni, nel centenario della nascita
27 luglio 1913

venerdì 26 luglio 2013

Al sole di pomeriggio di Pompeo Bettini

Giovanni Sottocornola
Bianca di sole e di polvere
è la strada che mena a quest'altezza;
qua su mi sento vincere
dalla mia pensierosa giovinezza.

Sotto la grande pergola
seggo, bevendo poco vino a stento;
un'allegra miseria
asciuga i lini mal lavati al vento.

Pendon maturi i grappoli,
ma il desiderio coll'età si stanca:
nella golosa infanzia
come amavo Sant'Anna e l'uva bianca!

Beccan due polli e cantano
e i muri al sole brillan tutto il dì.
O bel suol di Campania,
lontano ho il cuor, non voglio morir qui!
(Le poesie)

giovedì 25 luglio 2013

Il mondo è un gran bel posto per nascerci di Lawrence Ferlinghetti

Norman Rockwell*Gossip*1948
Il mondo è un gran bel posto
per nascerci
se non vi dà fastidio che la felicità
non sia sempre
poi tutto 'sto spasso
se non vi dà fastidio un pizzico di inferno
di tanto in tanto
proprio quando tutto fila liscio
perchè perfino in paradiso
non stanno sempre lì
a cantare

Il mondo è un gran bel posto
per nascerci
se  non vi dà fastidio che la gente muoia
di continuo
o magari stia solo morendo di fame
ogni tanto
il che non è poi così grave
se non si tratta di voi

Oh il mondo è un gran bel posto
per nascerci
se non vi dà fastidio più di tanto
qualche mente morta
tra gli alti papaveri
o un paio di bombe
di tanto in tanto
sulle vostre facce rivolte all'insù
o altre consimili sconvenienze
di cui la nostra società Marchio Aziendale
è preda
con i suoi uomini distinti
e i suoi uomini estinti
e i suoi preti
e gli altri vigilantes
e le sue svariate segregazioni
e le investigazioni parlamentari
e le altre stitichezze
di cui la nostra carne cogliona
è erede

Sì il mondo è il miglior posto di tutti
per un sacco di cose tipo
prendere parte alla scena d'amore
e prendere parte alla scena lacrimosa
e cantare canzoni sommesse e avere ispirazioni
e passeggiare
guardando tutto
e sentendo il profumo dei fiori
e toccando il culo alle statue
e perfino per pensare
e baciare le persone e
per fare bambini e portare i calzoni
e salutare sventolando il cappello e
per ballare
e andare a nuotare nei fiumi
o a fare picnic
in piena estate
e in generale proprio per
"spassarsela"


ma poi proprio sul più bello
arriva sorridente
il becchino
*************
THE WORLD IS A BEAUTIFUL PLACE

The world is a beautiful place 
to be born into 
if you don't mind happiness 
not always being 
so very much fun 
if you don't mind a touch of hell 
now and then 
just when everything is fine 
because even in heaven 
they don't sing 
all the time

The world is a beautiful place 
to be born into 
if you don't mind some people dying 
all the time 
or maybe only starving 
some of the time 
which isn't half so bad 
if it isn't you 

Oh the world is a beautiful place 
to be born into 
if you don't much mind 
a few dead minds 
in the higher places 
or a bomb or two 
now and then 
in your upturned faces 
or such other improprieties 
as our Name Brand society 
is prey to 
with its men of distinction 
and its men of extinction 
and its priests 
and other patrolmen 
and its various segregations 
and congressional investigations 
and other constipations 
that our fool flesh 
is heir to 

Yes the world is the best place of all 
for a lot of such things as 
making the fun scene 
and making the love scene 
and making the sad scene 
and singing low songs and having inspirations 
and walking around 
looking at everything 
and smelling flowers 
and goosing statues 
and even thinking 
and kissing people 
and making babies and wearing pants 
and waving hats and 
dancing 
and going swimming in rivers 
on picnics 
in the middle of the summer 
and just generally 
'living it up' 

Yes but then right in the middle of it 
comes the smiling 
mortician
(A CONEY ISLAND OF THE MIND)

mercoledì 24 luglio 2013

Vieni al mio lago di Rabindranath Tagore

Sir John Lavery*Ariadne*1886
Se vuoi riempire la tua brocca, vieni, vieni al mio lago.
L'acqua bagnerà i tuoi piedi e ti mormorerà
il suo segreto.
La traccia della pioggia vicina è già sulla sabbia,
le nuvole sono basse sulla linea azzurra
degli alberi come i folti capelli sopra i tuoi occhi.
Conosco bene il ritmo dei tuoi passi:
batte nel mio cuore.
Vieni, vieni al mio lago, se devi riempire la tua brocca.

Se vuoi startene oziosa e sedere indolente,
lasciando che la tua brocca galleggi nell'acqua,
vieni al mio lago.
Il declivio erboso è verdeggiante, i fiori di campo
sono innumerevoli.
I pensieri voleranno via dai tuoi occhi neri
come gli uccelli dal loro nido.
Il velo ti cadrà ai piedi,
vieni, oh vieni al mio lago, se vuoi sedere indolente.

Se vuoi interrompere il tuo gioco e tuffarti
nell'acqua, vieni, vieni al mio lago.
Lascia il tuo mantello azzurro sulla riva.
L'acqua azzurra, nascondendoti, ti coprirà.
Le onde si alzeranno in punta di piedi
per baciarti il collo e mormorare ai tuoi orecchi.
Vieni, oh vieni al mio lago, se vuoi tuffarti
nell'acqua.

Se vuoi essere folle e cercare la morte in acqua,
vieni, vieni al mio lago.
E' freddo e profondo.
E' scuro come un sonno senza sogni.
Nei suoi abissi sono uguali le notti e i giorni,
e i canti sono silenzio.
Vieni, vieni al mio lago, se vuoi darti
in braccio alla morte.
(Poesie d'amore)

martedì 23 luglio 2013

Spiegami, amore di Ingeborg Bachmann

Annie Kevans*Marilyn Monroe*2010
Leggero si leva il tuo cappello, saluta, si agita nel vento,
nuvole sorridono al tuo capo scoperto,
il tuo cuore ha da fare in altro luogo,
la tua bocca assorbe nuove lingue,
l'erba tremolina prende il sopravvento,
fiori di stelle l'estate accende e spegne,
sollevi il tuo volto accecato dai fiocchi,
ridi e piangi e per te vai in rovina,
cosa può ancora accaderti -

Spiegami, amore!

Con stupore festoso il pavone fa la ruota,
la colomba gonfia il suo collo di piume,
densa di garriti l'aria si dilata,
il maschio d'anatra strilla, la campagna intera s'impregna
di miele selvatico, anche nel parco tranquillo
una polvere dorata circonda ogni aiuola.

Il pesce si fa rosso e supera il suo branco,
tuffandosi nel letto di corallo tra le rocce.
Lo scorpione danza schivo al suono argenteo della sabbia.
Il maggiolino fiuta la bella da lontano;
avessi io i suoi sensi, sentirei
lo scintillio di ali sotto la sua lorica,
e mi incamminerei per fragole lontane.

Spiegami amore!

L’acqua sa discorrere,
l’onda prende per mano l’onda,
nella vigna il grappolo si gonfia, cade giù, spaccandosi.
Candida la lumaca esce di casa!

Una pietra sa come intenerire l’altra!

Spiegami, amore, quel che non so spiegare:
in questo tempo breve, orribile, dovrò
avere il pensiero solo per compagno?
Nessun affetto conoscere o creare?
che uno pensi è necessario? la sua mancanza non si avverte?

Tu dici: un altro spirito conta su di noi…
Non mi spiegare. Vedo la salamandra
guizzare in ogni fuoco.
Non prova brivido e nulla le fa male.
**************
Erklär mir, Liebe

Dein Hut lüftet sich leis, grüßt, schwebt im Wind,
dein unbedeckter Kopf hat's Wolken angetan,
dein Herz hat anderswo zu tun,
dein Mund verleibt sich neue Sprachen ein,
das Zittergras im Land nimmt überhand,
Sternblumen bläst der Sommer an und aus,
von Flocken blind erhebst du dein Gesicht,
du lachst und weinst und gehst an dir zugrund,
was soll dir noch geschehen -

Erklär mir, Liebe!

Der Pfau, in feierlichem Staunen, schlägt sein Rad,
die Taube stellt den Federkragen hoch,
vom Gurren überfüllt, dehnt sich die Luft,
der Enterich schreit, vom wilden Honig nimmt
das ganze Land, auch im gesetzten Park
hat jedes Beet ein goldener Staub umsäumt.

Der Fisch errötet, überholt den Schwarm
und stürzt durch Grotten ins Korallenbett.
Zur Silbersandmusik tanzt scheu der Skorpion
Der Käfer riecht die Herrlichste von weit;
hätt ich nur seinen Sinn, ich fühlte auch,
daß Flügel unter ihrem Panzer schimmern,
und nähm den Weg zum fernen Erdbeerstrauch!

Erklär mir, Liebe!

Wasser weiß zu reden,
die Welle nimmt die Welle an die Hand,
im Weinberg schwillt die Traube, springt und fällt.
So arglos tritt die Schnecke aus dem Haus!

Ein Stein weiß einen andern zu erweichen!

Erklär mir, Liebe, was ich nicht erklären kann:
Sollt ich die kurze schauerliche Zeit
nur mit Gedanken Umgang haben und allein
nichts Liebes kennen und nichts Liebes tun?
Muß einer denken? Wird er nicht vermisst?

Du sagst, es zählt ein andrer Geist auf ihn...
Erklär mir nichts. Ich seh den Salamander
durch jedes Feuer gehen.
Kein Schauer jagt ihn, und es schmerzt ihn nichts.

lunedì 22 luglio 2013

Aprimi fratello di di René Philombé

Laura Wheeler Waring*1940
Ho bussato alla tua porta
ho bussato al tuo cuore
per avere un letto
per avere del fuoco
perché mai respingermi ?
Aprimi fratello !

Perché domandarmi
se sono dell’Africa
se sono dell’America
se sono dell’Asia
se sono dell’Europa ?
Aprimi fratello !

Perché domandarmi
quant’è lungo il mio naso
quant’è spessa la mia bocca
di che colore ho la pelle
che nome hanno i miei dèi ?
Aprimi fratello !

Io non sono nero
io non sono rosso
io non sono giallo
io non sono bianco
non sono altro che un uomo.
Aprimi fratello !

Aprimi la porta
aprimi il tuo cuore
perché sono un uomo
l’uomo di tutti i tempi
l’uomo di tutti i cieli
l’uomo che ti somiglia !

domenica 21 luglio 2013

Quelli che si sono amati di Lars Forssell

Edvard Munch
Quelli che si sono amati
lo rinnegano spesso
Come cani e bambini
noi recalcitriamo

Uno dice: Ti amavo
L'altro tace
E le parole tacciono tanto profondamente
quanto amore che tace

Ma sotto il sole che sale
danza un gabbiano marino
e la formica rossa striscia sul sentiero delle formiche
verso il suo formicaio

E il formicaio è pronto a ricevere
come il nido d'anatra sta pronto per gli anatroccoli
e il ruscello attraversa il paesaggio
esalante estate, estate.
************
DE SOM ÄLSKAT VARANDRA

De som älskat varandra
förnekar det ofta
Som undar och barn
sätter vi oss på tvären

En säger: Jag älskade dig
Den andra tiger
Och ord tiger lika djupt
som kärlek som tiger

Men under sølen som stiger
dansar en havstrut
och rödmyran kryper myrstigen
hem till sin stack

Och stacken är redo att ta emot
som andboet står färdigt för andungarna
och bäcken går genom landskapet
doftande, sommar, sommar.

sabato 20 luglio 2013

Se lamentar augelli di Francesco Petrarca

Joseph Edward Southall*Beauty Seeing the Image of her Home in the Fountain*1898
Se lamentar augelli, o verdi fronde
mover soavemente a l’aura estiva,
o roco mormorar di lucide onde
s’ode d’una fiorita et fresca riva,
   là ’v ’io seggia d’amor pensosto et scriva;
lei che ’l ciel ne mostrò, terra n’asconde,
veggio et odo et intendo ch’anchor viva
di sí lontano a’ sospir’ miei risponde:
   “Deh, perché inanzi ’l tempo ti consume?
- mi dice con pietate – a che pur versi
degli occhi tristi un doloroso fiume?
   Di me non pianger tu, ché’ miei dí fersi,
morendo, eterni, et ne l’interno lume,
quando mostrai de chiuder, gli occhi apersi.”
********
DE RERUM VULGARIUM FRAGMENTA

venerdì 19 luglio 2013

La tomba verde di Adriano Grande

Francesco Hayez*Bagnante
Dentro una tana verde ho riposato
in un silenzio non protetto d’ombra.

Il cielo la chiudeva d’ogni lato,
fermo più che il coperchio d'una tomba.
In quel silenzio il cuore impreparato
tonfò come una pietra quando affonda.

Nel torpor vegetale dell’Estate
tosto la pace delle cose inconscie,
delle terre sommerse e abbandonate, 
m’invase come una marea che sale.

Eternità, inutile certezza,
per un momento intorno ame t’ho avuta:
e mi parevi tutta quanta verde.

Ma il vento, a un tratto, scosse un poco l’erbe
e ti perdetti, trasalendo come
la volpe che ode trepestar la muta.

giovedì 18 luglio 2013

Talora nell'arsura cittadina di Camillo Sbarbaro

Salvador Dalì*1924
Talora nell'arsura cittadina
un canto di cicala mi sorprende.
E subito ecco m'empie la visione
di campagne prostrate nella luce
e stupisco che ancora al mondo sian
alberi ed acque - le presenze buone
che bastavano un giorno a consolarmi....

Con questo stupor sciocco l'ubriaco
riceve in viso l'aria della notte.

Ma poichè sento l'anima aderire
ad ogni pietra della città sorda
com'albero con tutte le radici,
sorrido a me smarritamente e come
in uno sforzo d'ali i gomiti alzo....

mercoledì 17 luglio 2013

Passaggio di colombe di Corrado Govoni

Georges Braque
Portando in viaggio l'anima degli alberi,
passano nella notte con un rombo uguale:
così la terra sente il mormorare
delle sepolte conchiglie.
Dai caldi nidi sulle vecchie torri
dove Anna sta sempre scrutando la polvere
che l'estate solleva dalle strade
spiccano il volo rompendo la luce.
(Nel sangue dei dormienti
entrano con quel soffio
come un bacio furtivo sopra il collo).
Attraversano il fumo dei camini
rubando per i piedi di corallo
le libere scintille
che hanno riempito gli  occhi dei bambini
d'un pizzicor di sonno.
Toccarono le ventarole d'angeli
delle antiche tarlate cattedrali
mangiate lentamente
dal male colorato dei rosoni....
Riposarono a lungo
sui tralci carichi di porcospini
come di mele nere tutte spini....
(Passano nella trama della luna
come fiori di suono e calde spume
evanescenti....
Entrano con la febbre delle bianche piume
nei peccati degli uomini dormienti).

martedì 16 luglio 2013

Ore sole di Aldo Palazzeschi

Tom Wesselmann*1964
Dal tetto cadon giù
un dopo l’altra
l’ore,
le lascia giù cadere
l’orologio a martello!
in colpi secchi
uguali
tutte sul mio cervello.
E ognuno di quei colpi
m’è come una puntura,
come se mi strappassero un capello.
Ore sole come solo pane
per oggi e per dimane
e per tutti i giorni di tutte le settimane.
Mattutine, vespertine,
popolate da campane
vicine e lontane.
Ore del sole
che non ridete a chi v’aspetta sole.
Ore grigie, ore nere,
silenzio delle campane
vicine e lontane.
Vien da qui presso
spampanato il coro
dell’antico convento delle Nazarene,
sfogano in coro le loro pene
a tutte le ore
(e lo spampana il vento)
anche per esse l’ore son sole.
« Al cielo, al cielo l’ore son sole…
la gloria o Signor!»
Ore della notte, ore del sole,
eguali tutte
che non ridete a chi v’aspetta sole,
Ore sole come solo pane
per oggi e per dimane
e per tutti i giorni di tutte le settimane.

lunedì 15 luglio 2013

Colazione a Les Brothers di Vittorio Carli

Dod Procter

(per Linda)
Si fa una doccia, si strofina
il viso di acqua di colonia,
e si mette il più presentabile dei suoi vestiti casual.

Si incontrano al ristorante a mezzogiorno.
Nel loro valzer verbale lui nasconde
la sua estasi dionisiaca dietro
un contegno apollineo.

Il vertiginoso turbine degli argomenti include bambini,
lavori, futuro, sanità, religione, pensionamento,
programmi preferiti, musica, appuntamenti con scono-
sciuti, amici defunti, e la ricerca del tempo perduto.

Se ne va in uno stupore sognate, rinvigorito,
elettrizzato e consapevole delle sue possibilità.
Persino una camicia polverosa, stinta, ama
essere indossata una volta ogni tanto.
(UNA PASSIONE PER L'APATIA)
**************
LUNCH AT LES BROTHERS

(for Linda)
He showers, dabs his
face with cologne,
and puts on his most
presentable casual clothes.

They meet at the restaurant at noon.
In their verbal waltz, he hides his
Dionysian ecstasy behind
Apollonian composure.

The dizzyng swirl of topics includes children,
jobs, the future, health care, religion, retirement,
favorite shows, music, blind dates, deceades
friends, and the remembrance of things past.

He leaves in a dreamy daze, reinvigorated,
awake with a sense of his own possibility.
Even a dusty, faded shirt likes
to be worn every once in a while.
(A PASSION FOR APATHY)

domenica 14 luglio 2013

Destino e Fonte di Giuseppe Ungaretti

Charles Courtney Curran*1920
DESTINO
Mariano il 14 luglio 1916

Volti al travaglio
come una qualsiasi
fibra creata
perchè ci lamentiamo noi?
(L'ALLEGRIA*IL PORTO SEPOLTO)
*******
FONTE
1927

Il cielo ha troppo già languito
E torna a splendere
E di pupille semina la fonte.

Risorta vipera,
Idolo snello, fiume giovinetto,
Anima, estate tornata di notte,
Il cielo sogna.

Prega, amo udirti,
Tomba mutevole.
(SENTIMENTO DEL TEMPO)

sabato 13 luglio 2013

13 luglio * L'amore passa * Delitto in interno familiare di Stefano Benni

Arthur Saron Sarnoff
13 luglio
E' l'ultimo albero
questo
di un'anima in inverno
un pensiero pulito
per te
dopo aver troppo fumato
**********
L'amore passa
Scusami,
ho usato
la nostra canzone
per una nuova
relazione
**********
Delitto in interno familiare
Lui
disse a lei
spegni la tivù
non ne posso più
No non la spengo
rispose lei
son fisime le tue
e lui
le spense tutte e due
************
(Prima o poi l'amore arriva)

venerdì 12 luglio 2013

Veneziana di Diego Valeri

Franz Richard Unterberger
La biondina è sul balcone,
capo chino, ciglia basse,
tra le pallide erbe grasse
e il geranio vermiglione.

L'aria, i muri, il rio deserto
nel crepuscolo che muore
sono fisi al nuovo fiore
che lassù risplende aperto.

Lei però non ne sa nulla:
monda attenta il suo giardino,
ciglia basse e capo chino.
(Lei non è che una fanciulla).

Ora par che all'improvviso
l'abbia alcuno nominata.
Guarda intorno trasognata,
leva al cielo il bianco viso.

Gli occhi d'oro van cercando
qualche ignota strana cosa
nella luce dubitosa
del crepuscolo amaranto.

Ma nel cielo non c'è nulla;
spenti i muri, chiuso il rio
nel suo cupo dondolio.
(Lei non è che una fanciulla).
*************
Scherzo e finale

giovedì 11 luglio 2013

Ma se tu manchi di Vittorio Sereni

Costa Vila*Jardin de Tuilieres-Paris
Troppo il tempo ha tardato
per te d'essere detta
pena degli anni giovani.

Illividiva la città nel vento
o un'iride cadeva nella danza
dei riflessi beati:
eri nel ticchettio meditabondo
d'una sfera al mio polso
tra le pagine sfogliate
una marea di sole,
un'indolenza di sobborghi chiari
presto assunta in un volto
così a fondo scrutato,
ma un occhio lustro ma un tatto febbrile.

Venivano ombre leggere: - che porti
tu, che offri?... - Sorridevo
agli amici, svanivano
essi, svaniva
in tristezza la curva d'un viale.
Dietro ruote fuggite
smorzava i papaveri sui prati
una cinerea estate.

Ma se tu manchi
e anche il cielo è vinto
sono un barlume stento,
una voce superflua nel coro.

mercoledì 10 luglio 2013

Campo d'estate di Angelo Barile

Charles Sprague Pearce*In the poppy field
Campo d'estate già tutto mietuto;
e la curva dei giorni scende vasta
a lentissimi occasi, i cieli pieni
sono di offesa.

Ancora
i lampeggianti uomini divorano
altra messe laggiù, son tutti d'oro.

Sui margini è rimasta
la carità degli ultimi veleni:
un rosso allucinato di papaveri.

martedì 9 luglio 2013

Seduti a prendere il tè di Heinrich Heine

Emilio Sala Y Frances
Seduti a prendere il tè
Parlavano tanto d'amore.
I signori attenti all'estetica,
Le signore ai moti del cuore.

L'amore deve esser platonico,
Disse il secco Consigliere.
Sua moglie sorrise ironica,
Ma sospirò: Ahimè!

Spalanca la bocca il Canonico:
L'amore non sia troppo rozzo,
Altrimenti risulta nocivo.
La Signorina bisbiglia: perchè?

La Contessa dice mesta:
L'amore è una passione!
E amabilmente porge
La tazza al signor Barone.

Intorno al tavolo c'è un posto in più:
Non sei venuta, mio tesorino.
Sarebbe stato così carino
Sentirti dire come ami tu.
1822
*********
Sie saßen und tranken am Theetisch,
Und sprachen von Liebe viel.
Die Herren, die waren ästhetisch,
Die Damen von zartem Gefühl.

Die Liebe muß sein platonisch,
Der dürre Hofrath sprach.
Die Hofräthin lächelt ironisch,
Und dennoch seufzet sie: Ach!

Der Domherr öffnet den Mund weit:
Die Liebe sey nicht zu roh,
Sie schadet sonst der Gesundheit.
Das Fräulein lispelt: wie so?

Die Gräfin spricht wehmüthig:
Die Liebe ist eine Passion!
Und präsentieret gütig
Die Tasse dem Herren Baron.

Am Tische war noch ein Plätzchen;
Mein Liebchen, da hast du gefehlt.
Du hättest so hübsch, mein Schätzchen,
Von deiner Liebe erzählt.

lunedì 8 luglio 2013

Qualche ingenuità di Ghiannis Ritsos

Sir William Russell Flint
Giorni tranquilli con molti alberi.
Ti dona questa brezza intorno alle labbra.
Ti dona questo fiore che guardi.
Allora non sono una menzogna il mare, il tramonto
e questa barca che galleggia nel roseto color crepuscolo
e che ha come unico passeggero
una ragazza e una chitarra triste.
Lascia che sia io a manovrare i remi
come se manovrassi due raggi purpurei dimenticati.
******
Karlòvasi, 29.VI.87

domenica 7 luglio 2013

Barche sulla Marna di Eugenio Montale

Eugene Lawrence Vail*A breton sunday
Felicità del sùghero abbandonato
alla corrente
che stempra attorno i ponti rovesciati
e il plenilunio pallido nel sole:
barche sul fiume, agili nell'estate
e un murmure stagnante di città.
Segui coi remi il prato se il cacciatore
di farfalle vi giunge con la sua rete,
l'alberaia sul muro dove il sangue
del drago si ripete nel cinabro.

Voci sul fiume, scoppi dalle rive,
o ritmico scandire di piroghe
nel vespero che cola
tra le chiome dei noci, ma dov'è
la lenta processione di stagioni
che fu un'alba infinita e senza strade,
dov'è la lunga attesa e qual è il nome
del vuoto che ci invade.

Il sogno è questo: un vasto,
interminato giorno che rifonde
tra gli argini, quasi immobile, il suo bagliore
e ad ogni svolta il buon lavoro dell'uomo,
il domani velato che non fa orrore.
E altro ancora era il sogno, ma il suo riflesso
fermo sull'acqua in fuga, sotto il nido
del pendolino, aereo e inaccessibile,
era silenzio altissimo nel grido
concorde del meriggio ed un mattino
più lungo era la sera, il gran fermento
era grande riposo.
                        Qui... il colore
che resiste è del topo che ha saltato
tra i giunchi o col suo spruzzo di metallo
velenoso, lo storno che sparisce
tra i fumi della riva.
                         Un altro giorno,
ripeti - o che ripeti? E dove porta
questa bocca che brùlica in un getto
solo?
      La sera è questa. Ora possiamo
scendere fino a che s'accenda l'Orsa.

(Barche sulla Marna, domenicali, in corsa
nel dì della tua festa.)

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LE OCCASIONI

sabato 6 luglio 2013

Notte di luna di Giacomo Zanella

Feuerbach*Ricordo di Tivoli
Calda è la notte. A guisa di scintille,
che sprizzano dal ferro arroventato
sotto i colpi del maglio, a mille a mille
volteggiano le lucciole nel prato.

Fluttua nell' acque nitide e tranquille
dell'Astichel la luna: in ogni lato
posan l'aure e le fronde, e dalle ville
odi appena venir qualche latrato.

Di tetto in tetto con infausto grido
svolazza la civetta insidïando
de' non piumati rondinini al nido;

ma, come sopraffatto a tanta pace
della terra e del ciel, di quando in quando
manda un gorgheggio l'usignolo e tace.

venerdì 5 luglio 2013

Santa Maria degli Angeli di Giosuè Carducci

Perugino
Frate Francesco, quanto d'aere abbraccia
questa cupola bella del Vignola,
dove incrociando a l'agonia le braccia
nudo giacesti su la terra sola!

E luglio ferve e il canto d'amor vola
nel pian laborioso. Oh che una traccia
diami il canto umbro de la tua parola,
l'umbro cielo mi dia de la tua faccia!

Su l'orizzonte del montan paese,
nel mite solitario alto splendore,
qual del tuo paradiso in su le porte,

ti vegga io dritto con le braccia tese
cantando a Dio – Laudato sia, Signore,
per nostra corporal sorella morte! -
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Rime nuove

giovedì 4 luglio 2013

A quelli che hanno fallito di Walt Whitman

Jasper Johns
A quelli che avevano alte aspirazioni, e hanno fallito,
ai militi ignoti caduti in prima fila, combattendo,
ai macchinisti tranquilli e fedeli – ai viaggiatori troppo
ardenti – ai piloti nelle loro navi,
ai numerosi sublimi canti o dipinti mai riconosciuti -
vorrei erigere un monumento tutto coperto
d’alloro,
alto, più alto di ogni altro – a quanti furono falciati
prima del tempo,
posseduti da uno strano spirito di fuoco,
spenti da una morte precoce.
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To those Who’ve Fail’d

To those Who’ve Fail’d, in aspiration vast,
To unnam’d soldiers fallen in front on the lead,
To calm, devoted engineers – to over-ardent travelers -
to pilot on their ships,
To many a lofty song and picture without recognition -
I’d rear laurel-cover’d monument,
High, high above the rest – To all cut off before their
time,
Possess’d by some strange spirit of fire,
Quench’d by an early death.

mercoledì 3 luglio 2013

Di luglio di Cenne da la Chitarra

Edgar Maxence
Di luglio vo’ che sia cotal brigata
en Arestano, con vin di pantani,
con acque salse ed aceti soprani,
carne di porco grasso apeverata;

e poi, diretro a questo, una insalata
di salvi’ e ramerin, per star più sani,
carne de volpe guascotta a due mani
e, a cui piacesse, drieto cavolata;

con panni grossi lunghi d’eremita:
e sia sì forte e sì terribil caldo
com’ha il solleone a la finita;

ed un brutto converso per castaldo,
avaro, che si apaghi di tal vita:
la moglie a ciaschedun sia’n manovaldo.
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Risposta per contrari ai Sonetti de Mesi
di Folgore da San Gimignano

martedì 2 luglio 2013

Piccoli annunci di Wisława Szymborska

Tamara De Lempicka
CHIUNQUE sappia dove sia finita
la compassione (immaginazione del cuore)
- si faccia avanti! Si faccia avanti!
Lo canti a voce spiegata
e danzi come un folle
gioendo sotto l’esile betulla,
sempre pronta al pianto.

INSEGNO il silenzio
in tutte le lingue
mediante l’osservazione 
del cielo stellato,
delle mandibole del Sinanthropus,
del salto della cavalletta,
delle unghie del neonato,
del plancton,
d’un fiocco di neve.

RIPRISTINO l’amore.
Attenzione! Offerta speciale!
Siete distesi sull’erba
del giugno scorso immersi nel sole
mentre il vento danza
(quello che in giugno
guidava il ballo dei vostri capelli).
Scrivere a: Sogno.

SI CERCA persona qualificata
per piangere
i vecchi che muoiono
negli ospizi. Si prega
di candidarsi senza certificati
e offerte scritte.
I documenti saranno stracciati
senza darne ricevuta.

DELLE PROMESSE del mio sposo,
che vi ha ingannato con i colori
del mondo popoloso, il suo brusio,
il canto alla finestra, il cane fuori:
che mai resterete soli
nel buio e nel silenzio tutt’intorno
- non posso rispondere io.
La Notte, vedova del Giorno.
(Appello allo Yeti)
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Drobne ogłoszenia

KTOKOLWIEK wie, gdzie się podziewa 
współczucie (wyobraźnia serca) 
- niech daje znać! 
niech daje znać! Na cały głos niech o tym śpiewa 
i tańczy jakby stracił rozum 
weseląc się pod wątłą brzozą, 
której wciąż zbiera się na płacz. 

UCZĘ milczenia 
we wszystkich językach 
metodą wpatrywania się 
w gwiaździste niebo, 
w żuchwy sinantropusa,
skok pasikonika 
w paznokcie noworodka, 
w plankton, 
w płatek śniegu. 

PRZYWRACAM do miłości. 
Uwaga! Okazja! 
Na zeszłorocznej trawie 
w słońcu aż po gardła 
leżycie, a wiatr tańczy 
(zeszłoroczny ten 
wodzirej waszych włosów) 
Oferty pod : Sen 

POTRZEBNA osoba 
do opłakiwania 
starców, którzy w przytułkach 
umierają. Proszę 
kandydować bez metryk 
i pisemnych zgłoszeń. 
Papiery będą darte 
bez pokwitowania. 

ZA OBIETNICE męża mego, 
który was zwodził kolorami 
ludnego świata, gwarem jego
piosenką z okna, psem zza ściany: 
że nigdy nie będziecie sami 
w mroku i w ciszy i bez tchu 
- odpowiadać nie mogę. 
Noc, wdowa po Dniu.
(Wołanie do Yeti)
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Oggi sarebbe il 90° compleanno di Wisława, nata il 2 luglio 1923

lunedì 1 luglio 2013

Sereno di Giuseppe Ungaretti

Louis Ritman*A day in july*1918
Bosco di Courton luglio 1918

Dopo tanta
nebbia
a una
a una
si svelano
le stelle

Respiro
il fresco
che mi lascia
il colore del cielo

Mi riconosco
immagine
passeggera

Presa in un giro
immortale
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L'ALLEGRIA*Girovago