Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 30 giugno 2009

Bussano di Jacques Prevert

Dodge Chi è
Nessuno
E' solo il mio cuore che batte
Che batte troppo forte
Per causa tua.
Ma di fuori
La piccola mano bronzea sulla porta di legno
Non si sposta
Non si muove
Non muove neanche la punta del dito

lunedì 29 giugno 2009

Historia di Guido Gozzano

Robert Lewis Reid
E l'anno scorso è morta.
Ebbe un amante. Pare.
Ricordi? Io la rivedo,
rivedo la compagna,
la classe, la lavagna,
e lei china alla filza
dei verbi greci... Smilza
e mascula: un cinedo
molto ricciuto e bello...
Ricordi? Io la rivedo
bionda, sciocchina, gaia:
un piccolo cervello
poco intellettuale
di piccola crestaia
molto sentimentale.
Non la ricordi? Smorta,
con certe iridi chiare
dal vasto arco ciliare...
E l'anno scorso è morta.
Ebbe un amante. Pare.
Quella è la casa dove
crebbe fanciulla. Guarda
quella finestra dove
vegliava ad ora tarda;
il biondo capo chino
su pergamene rozze
di greco e di latino,
sugli assiomi nudi...
Ma poi lascia gli studi
maschi, passando a nozze
cospicue: un amico,
pare, un amico antico
della madre, uno sposo
ricchissimo ed annoso,
inglese, che la porta
in terra d'oltremare...
E l'anno scorso è morta.
Ebbe un amante. Pare.
Volsero gli anni. Ed ella
esule sul Tamigi
non dava più novella...
Pure, nei giorni grigi,
tra i miei grigi ricordi,
vedevo a quando a quando
i coniugi discordi:
lo sposo venerando
e l'esile compagna
signora in Gran Bretagna...
Quand'ecco fa ritorno
fra noi, senza marito;
e fu rivista un giorno
più bella nel vestito
cupo... Cercava intorno
col volto sbigottito
,con pupilla assorta,
chi la volesse amare...
E l'anno scorso è morta.
Ebbe un amante. Pare.

domenica 28 giugno 2009

Con te di Emily Dickinson

Stanhope
Con te, nel Deserto -
Con te nell'arsura -
Con te nel bosco di Tamarindo -
Il leopardo respira - finalmente!

sabato 27 giugno 2009

Concedi ch'io possa sedere di Rabindranath Tagore

Proculo e moglie/AnonimoConcedi ch'io possa sedere
per un momento al tuo fianco.
Le opere cui sto attendendo
potrò finirle più tardi.
Lontano dalla vista del tuo volto
non conosco né tregua né riposo
e il mio lavoro
diventa una pena senza fine
in un mare sconfinato di dolori.
Oggi l'estate è venuta
alla mia finestra
con i suoi sussurri e sospiri,
le api fanno i menestrelli
alla corte del boschetto in fiore.
Ora è tempo di sedere tranquilli
a faccia a faccia con te
e di cantare la consacrazione
della mia vita
in questa calma straripante e silenziosa.

venerdì 26 giugno 2009

Il vento cala e se ne va di Nazim Hikmet

Piet Mondrian
Il vento cala e se ne va
lo stesso vento non agita
due volte lo stesso ramo
di ciliegio
gli uccelli cantano nell'albero
ali che voglion volare
la porta è chiusa
bisogna forzarla
bisogna vederti, amor mio,
sia bella come te, la vita
sia amica e amata come te
so che ancora non è finito
il banchetto della miseria ma
finirà...

giovedì 25 giugno 2009

Ed era un mattino bugiardo di Alda Merini

BridgmanEd era un mattino bugiardo
uno dei tanti mattini
in cui entrai in un nefasto sogno:
era un sogno di pesanti paure,
di zolle devastate
era il sogno di un impossibile amore.
Le nostre mani furono disserrate
schiodate come le mani del Cristo
inutili furono i nostri abbandoni,
qualcuno ci ferì alle spalle
non so chi, non so chi
forse una forza umana
forse la forza del destino
forse tu stesso, amore,
mi hai colpita alle spalle.
( a Rino Escalante)

mercoledì 24 giugno 2009

Angeli di Emily Dickinson

Villegas Cordero/Le Parche
Angeli, di primo mattino
Si possono vedere fra le Rugiade,
Chinarsi - estirpare - sorridere - volare -
Sono i Germogli là per loro?
Angeli, quando il sole è più cocente
Si possono vedere fra le sabbie,
Chinarsi - estirpare - sospirare - volare -
I fiori inariditi portano con sé.

martedì 23 giugno 2009

Casida della donna distesa di Federico Garcia Lorca

Akseli Gallen Kallela/1888
Vederti nuda è rievocare la terra.
La terra piana e priva di cavalli.
La terra senza un giunco, forma pura
chiusa al futuro: confine d'argento.
Vederti nuda è comprendere l'ansia
della pioggia che cerca fragili fianchi,
o la febbre del mare dal volto immenso
che non trova la luce della sua guancia.
Il sangue risuonerà nelle alcove
e verrà con spada di folgore,
ma tu non saprai dove si celano
il cuore di rospo o la violetta.
Il tuo ventre è uno scontro di radici,
le tue labbra un'alba senza profilo,
e sotto le tiepide rose del letto gemono
i morti, in attesa del loro turno.

lunedì 22 giugno 2009

Il bouquet di Jacques Prevert

Lawrence Alma TademaPer te per me
lontano da me vicino a te
con te contro di me
ogni battito del mio cuore
è un fiore bagnato del mio sangue
Ogni battito è il tuo
ogni battito è il mio
con te ogni tempo per tutto il tempo
La vita è una fioraia
la morte un giardiniere
Ma la fioraia non è triste
il giardiniere non è cattivo
il bouquet è troppo rosso
e il sangue troppo vivo
la fioraia sorride
il giardiniere aspetta
e dice Avete tutto il tempo!
Ogni battito dei nostri cuori
è un fiore bagnato di sangue
il tuo il mio
lo stesso nello stesso tempo.

domenica 21 giugno 2009

Un qualcosa in un giorno d'estate di Emily Dickinson

Edwin Harris
Un qualcosa in un Giorno d'estate
Mentre lenta i suoi fuochi consuma
Che mi rende solenne.
Un qualcosa in un meriggio d'estate -
Un'intensità - un Azzurro - un profumo -
Che trascende l'estasi.
E ancora in una notte d'estate
Un qualcosa che così radiosamente rapisce
Che batto le mani al vederla -
Poi nascondo il mio viso troppo curioso
Per paura che una tale sottile - luccicante grazia
Fluttui troppo lontana da me -
Le magiche dita non riposano mai -
Il purpureo ruscello nel petto
Incessante logora il suo esiguo letto -
Ancora alza l'Oriente la sua ambrata Bandiera -
Guida sempre il sole lungo la Rupe
La sua Rossa Carovana -
E così mirando - la notte - il mattino
Si conclude la lieta meraviglia -
Ed io incontro, spuntato dalla rugiada
Un altro Giorno d'estate!

sabato 20 giugno 2009

Salvezza di Guido Gozzano

Il giorno/Hodler
Vivere cinque ore?
Vivere cinque età?...
Benedetto il sopore
che m'addormenterà...
Ho goduto il risveglio
dell'anima leggiera:
meglio dormire, meglio
prima della mia sera.
Poi che non ha ritorno
il riso mattutino.
La bellezza del giorno
è tutta nel mattino

venerdì 19 giugno 2009

Estiva di Vincenzo Cardarelli

Alejandro Cano Bolado
Distesa estate,
stagione dei densi climi
dei grandi mattini
dell'albe senza rumore -
ci si risveglia come in un acquario -
dei giorni identici, astrali,
stagione la meno dolente
d'oscuramenti e di crisi,
felicità degli spazi,
nessuna promessa terrena
può dare pace al mio cuore
quanto la certezza di sole
che dal tuo cielo trabocca,
stagione estrema, che cadi
prostrata in riposi enormi,
dai oro ai più vasti sogni,
stagione che porti la luce
a distendere il tempo
di là dai confini del giorno,
e sembri mettere a volte
nell'ordine che procede
qualche cadenza dell'indugio eterno.

giovedì 18 giugno 2009

Se ne andò silenziosa di Emily Dickinson

Hicks
Se ne andò silenziosa come la Rugiada
Da un fiore consueto.
Non come la Rugiada, fece ritorno
All'ora consueta!
Si dissolse soffice come una stella
Dalla mia sera d'estate -
Meno abile di Le Verrier
È duro credere!

mercoledì 17 giugno 2009

Simile a un dio mi sembra quell'uomo di Saffo

Stuck Simile a un dio mi sembra quell'uomo
che siede davanti a te, e da vicino
ti ascolta mentre tu parli
con dolcezza
e con incanto sorridi. E questo
fa sobbalzare il mio cuore nel petto.
Se appena ti vedo, sùbito non posso
più parlare:
la lingua si spezza: un fuoco
leggero sotto la pelle mi corre:
nulla vedo con gli occhi e le orecchie
mi rombano:
un sudore freddo mi pervade: un tremore
tutta mi scuote: sono più verde
dell'erba; e poco lontana mi sento
dall'essere morta.
Ma tutto si può sopportare...

martedì 16 giugno 2009

Alla malinconia di Hermann Hesse

Leighton
Nel vino e negli amici ti ho sfuggita,
poiché dei tuoi occhi cupi avevo orrore,
io figlio tuo infedele ti obliai
in braccia amanti, nell'onda del fragore.
Ma tu mi accompagnavi silenziosa,
eri nel vino ch'io bevvi sconsolato,
eri nell'ansia delle mie notti d'amore
perfino nello scherno con cui ti ho dileggiata.
Ora conforti tu le membra mie spossate,
hai accolto sul tuo grembo la mia testa
ora che dai miei viaggi son tornato:
giacché ogni mio vagare era un venire a te.

lunedì 15 giugno 2009

Io sono folle, folle... di Alda Merini

Scheffer/Paolo e Francesca 1855Io sono folle, folle,
folle di amore per te.
Io gemo di tenerezza
perché sono folle, folle,
perché ti ho perduto.
Stamane il mattino era sì caldo
che a me dettava questa confusione,
ma io ero malata di tormento
ero malata di tua perdizione.

domenica 14 giugno 2009

Canzone castana di Federico Garcia Lorca

Beltran Masses
Mi perderei
nel tuo paese castano,
Maria del Carmen.
Mi perderei
nei tuoi occhi disabitati,
suonando la tastiera
della tua ineffabile bocca.
Nel tuo abbraccio perpetuo
sarebbe castano il vento
e avrebbe la brezza
il velluto del tuo volto.
Mi perderei
nei tuoi seni palpitanti,
nelle profonde oscurità
del tuo corpo soave.
Mi perderei
nel tuo paese castano,
Maria del Carmen.

sabato 13 giugno 2009

Il più atto di Guido Gozzano

Alvarez Ortega
Adolescente forte, quadre le spalle e il busto,
irride al mio tramonto con chiari occhi sereni;
sdegna i pensieri torpidi, gli studi vani, i freni;
tempra in cimenti rudi il bel corpo robusto.
Il ramo è che rallevi già sullo stesso fusto
accanto al ramo spoglio, Morte che sopravvieni...
A lui vada la vita! A lui le rose, i beni,
le donne ed i piaceri! Madre Natura, è giusto.
Ed egli sia quell'uno felice ch'io non fui!
Questa speranza non m'addolcirà lo strazio
del Nulla... Sulle soglie del Tempo e dello Spazio
è pur dolce conforto rivivere in altrui.
Senza querele, o Morte, discendo ai regni bui;
di ciò che tu mi desti, o Vita, io ti ringrazio.
Sorrido al mio fratello... Poi, rassegnato e sazio,
a lui cedo la coppa. E già mi sento lui.

venerdì 12 giugno 2009

Impercettibile il tempo di Salvatore Quasimodo

Elevarsi nello spazio/HodlerNel giardino si fa rossa
l'arancia, impercettibile
il tempo danza
sulla sua scorza,
la ruota del mulino si stacca
alla piena dell'acqua
ma continua il suo giro
e avvolge un minuto
al minuto passato
o futuro. Diverso il tempo
sul vortice del frutto;
indeclinabile sul corpo
che riflette la morte,
scivola contorto
chiude la presa
alla mente, scrive
una prova di vita.

giovedì 11 giugno 2009

Dove ho perduto di Emily Dickinson

Pinckney Marcious
Dove ho perduto, più lieve passo -
Spargo i dolci fiori dell'aiuola -
Sosto sopra quel capo svanito
E piango.
Chi ho perduto, pietosa proteggo
Da aspri accenti, o parole crudeli -
Agendo come se il loro cuscino udisse,
Benché pietra!
Quando ho perduto, lo capirai da questo -
Una Cuffia nera - Uno scuro mantello -
Un leggero tremore nella voce
Come questo!
Perché, ho perduto, lo sa la gente
Che vestita di tuniche di purissima neve
Tornò a casa secoli fa
Dall'Estasi!

mercoledì 10 giugno 2009

Afrodite di Saffo

Lawrence Alma TademaAfrodite, trono adorno, immortale,
figlia di Zeus, che le reti intessi, ti prego:
l'animo non piegarmi, o signora,
con tormenti e affanni.
Vieni qui: come altre volte,
udendo la mia voce di lontano,
mi esaudisti; e lasciata la casa d'oro
del padre venisti,
aggiogato il carro. Belli e veloci
passeri ti conducevano, intorno alla terra nera,
con battito fitto di ali, dal cielo
attraverso l'aere.
E presto giunsero. Tu, beata,
sorridevi nel tuo volto immortale
e mi chiedevi del mio nuovo soffrire: perché
di nuovo ti invocavo:
cosa mai desideravo che avvenisse
al mio animo folle. "Chi di nuovo devo persuadere
a rispondere al tuo amore? Chi è ingiusto
verso te, Saffo?
Se ora fugge, presto ti inseguirà:
se non accetta doni, te ne offrirà:
se non ti ama, subito ti amerà
pur se non vuole."
Vieni da me anche ora: liberami dagli affanni
angosciosi: colma tutti i desideri
dell'animo mio; e proprio tu
sii la mia alleata.

martedì 9 giugno 2009

La statua e il ragno crociato di Guido Gozzano

John W. Godward*Ismenia*1908
Io so il mistero di colei che abbassa
l'antiche ciglia in vigilanza estrema,
quasi, nel marmo trepidando, tema
d'aggrovigliare un'esile matassa
Io so. Guardate contro il sole: passa
dall'una all'altra mano e splende e trema
il filo che un'epeira diadema
conduce senza spola e senza cassa.
Aracne fu pietosa. E chi non mai
più rivedrà la terra sacra abbassa
le ciglia illuse e vede il mare Egeo,
vede una schiava al ritmo dei telai,
appenderle dal plinto una matassa:
e canta un canto dolce il gineceo.

lunedì 8 giugno 2009

Quando sarai vecchia di William Butler Yeats

Venere/BotticelliQuando sarai vecchia e grigia e
di sonno onusta,
e sonnecchierai vicino al fuoco,
prendi questo libro
e lenta leggi, e sogna il dolce
sguardo
che avevano un tempo i tuoi
occhi, e la loro ombra profonda.
In molti amarono i tuoi attimi di
felice grazia
e amarono la tua bellezza con
amore falso o vero,
ma un uomo solo amò la tua
anima pellegrina,
e amo le pene del viso tuo che
incessante mutava.
Piegati ora accanto all’ardente
griglia del camino
e sussurra, con qualche
tristezza, come l’amore
scomparve,
e vagò alto sopra le montagne,
e nascose il suo viso in uno
sciame di stelle.
(traduzione di Paolo Cecchi)

domenica 7 giugno 2009

Potessero le mie mani sfogliare di Federico Garcia Lorca

Ignacio Zabaleta Y Zuloaga*Mercedes
Pronunzio il tuo nome
nelle notti scure,
quando sorgono gli astri
per bere dalla luna
e dormono le frasche
delle macchie occulte.
E mi sento vuoto
di musica e passione.
Orologio pazzo che suona
antiche ore morte.
Pronunzio il tuo nome
in questa notte scura,
e il tuo nome risuona
più lontano che mai.
Più lontano di tutte le stelle
e più dolente della dolce pioggia.
Ti amerò come allora
qualche volta? Che colpa
ha mai questo mio cuore?
Se la nebbia svanisce,
quale nuova passione mi attende?
Sarà tranquilla e pura?
Potessero le mie mani
sfogliare la luna!

sabato 6 giugno 2009

Morte del partigiano di Corrado Govoni

Chasseriau
Dorme nei suoi capelli, vegetali
fili che il sole e il vento scioglieranno
vivi all'alba: una buia sventagliata
di mitra lo sferzò tra capo e collo
come brusca manata di un amico:
così cadde supino, per voltarsi
a riconoscerlo e scambiare il colpo.
Non sentì allontanarsi per la riva
i passi dei fucilatori, dopo
che gli diedero un calcio per saluto
gridandogli «Carogna!», e dentro il fiume
scaricarono l'arma e un po' più avanti
graffiarono rabbiosamente il ponte
di bombe a mano: troppo poco a fare,
anche se così complice od assente,
che la notte straripi di terrore
per un sol sparo secco. Dorme, dorme
lungo disteso, stretto il gonfio collo
nella sciarpa di sangue larga e morbida
sempre giù gelida; e il lungo cappotto
indurito di brina è il suo sepolcro.
E la sua patria è l'erba.

venerdì 5 giugno 2009

Come alle volte di Fernando Pessoa

RedonCome alle volte in un giorno azzurro e mansueto
nel vivo verde della pianura calma
di una improvvisa nube l’avanzare
pallidamente le erbe affosca
così ora nella mia anima pavida
che di repente svanisce e si fa fredda
memoria dei morti appare...

giovedì 4 giugno 2009

Il ritratto di Ugo Foscolo

Hyppolite Flandrin
Scrivo che tu sei bella,
Scrivo che tutto è accolto
Sul grazïoso volto
De' vezzi il roseo stuol.
Scrivo che i tuoi dolci occhi
Vibran soave foco,
Scrivo... Ma questo è poco
Per sì gentil beltà.
Chi mai potria le grazie
Spiegar di quei colori,
Ove si stan gli Amori
Come sul loro altar?
Dir altro io mai non seppi
So non che tanto sei
Vezzosa agli occhi miei
Ch'altra non sanno amar.

mercoledì 3 giugno 2009

Ballata Degli Impiccati di Fabrizio De Andrè

John La Farge
Tutti morimmo a stento
ingoiando l'ultima voce
tirando calci al vento
vedemmo sfumare la luce.
L'urlo travolse il sole
l'aria divenne stretta
cristalli di parole
l'ultima bestemmia detta.
Prima che fosse finita
ricordammo a chi vive ancora
che il prezzo fu la vita
per il male fatto in un'ora.
Poi scivolammo nel gelo
di una morte senza abbandono
recitando l'antico credo
di chi muore senza perdono.
Chi derise la nostra sconfitta
e l'estrema vergogna ed il modo
soffocato da identica stretta
impari a conoscere il nodo.
Chi la terra ci sparse sull'ossa
e riprese tranquillo il cammino
giunga anch'egli stravolto alla fossa
con la nebbia del primo mattino.
La donna che celò in un sorriso
il disagio di darci memoria
ritrovi ogni notte sul viso
un insulto del tempo e una scoria.
Coltiviamo per tutti un rancore
che ha l'odore del sangue rappreso
ciò che allora chiamammo dolore
è soltanto un discorso sospeso.

martedì 2 giugno 2009

Oh voce occulta di Federico Garcia Lorca

Tamara De Lempicka
Oh voce occulta dell'amore oscuro!
oh belato senza lana, oh ferita,
camelia sfiorita, ago di fiele,
flusso senz'acqua, città senza mura!
Oh notte immensa di linea sicura,
monte celeste di protesa angoscia!
Cane nel cuore, oh voce inseguita!
Silenzio senza fine, iris maturo!
Voce ardente di gelo, via da me!
Non farmi perdere nella sterpaglia
dove gemono carne e cielo sterili.
Libera il duro avorio della testa,
pietà di me, spezza il mio dolore!
Perché sono natura, sono amore!

lunedì 1 giugno 2009

La medicina di Guido Gozzano

William Merritt Chase/Clara Stephens
Non so che triste affanno mi consumi:
sono malato e nei miei dì peggiori...
Tra i balaustri il mar scintilla fuori
la zona dei palmeti e degli agrumi.
Ah! Se voi foste qui, tra questi fiori,
amica! O bella voce tra i profumi!
Se recaste con voi tutti i volumi
di tutti i nostri dolci ingannatori!
Mi direste il Congedo, oppur la Morte
del cervo, oppure la Sementa... E queste
bellezze, più che l'aria e più che il sole,
mi farebbero ancora sano e forte!
E guarirei: Voi mi risanereste
con la grande virtù delle parole!
(Alla signora C. R. dalla bella voce)