Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 9 giugno 2009

La statua e il ragno crociato di Guido Gozzano

John W. Godward*Ismenia*1908
Io so il mistero di colei che abbassa
l'antiche ciglia in vigilanza estrema,
quasi, nel marmo trepidando, tema
d'aggrovigliare un'esile matassa
Io so. Guardate contro il sole: passa
dall'una all'altra mano e splende e trema
il filo che un'epeira diadema
conduce senza spola e senza cassa.
Aracne fu pietosa. E chi non mai
più rivedrà la terra sacra abbassa
le ciglia illuse e vede il mare Egeo,
vede una schiava al ritmo dei telai,
appenderle dal plinto una matassa:
e canta un canto dolce il gineceo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' sicuramente una delle più belle.
Come lui si viaggia a volte per fuggire altro viaggio in questa nostra giocosa aridità larvata di chimere.
Ti consiglio "La più bella"

Gujil

Francesca Vicedomini ha detto...

Grazie. L'ho già messa "La più bella"