Francis Picabia*Olga |
solo di velocipedi che vanno
quietamente là dove l'altezza
del meriggio discende
al più fiammante vespero
tra cancelli e case
e sospirosi declivi
di finestre riaperte sull'estate.
Solo, di me, distante
dura un lamento di treni,
d'anime che se ne vanno.
E là leggiera te ne vai sul vento,
ti perdi nella sera.
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Vittorio Sereni, nel centenario della nascita
27 luglio 1913
2 commenti:
I "velocipedi" si riferiscono al tempo del ricordo di Sereni, e datano (irrimediabilmente?) una poesia di sapore universale.
E comunque ben venga l'omaggio per l'anniversario.
Un abbraccio: Caronte fa di tutto per allontanarci tra traspirazioni e boccheggi, ma noi resistiamo!
Buona domenicalda!
Resistiamo sì, forse domani piove.
Buon riciccio comunque.
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