ho sul volto il sapore del tuo pianto,
intorno alla persona
il silenzio - che sul tonfo
della porta richiusa, a larghi cerchi
si riappiana.
Lenta nell’acqua oscura
del cuore -
lenta e sicura,
tra le alghe profonde
gli echi delle tempeste le lunghe correnti
le molli ghirlande di onde
intorno a inabissati
scogli -
lenta e sicura,
fino alle sabbie segrete giacenti
sul fondo dell’essere -
fida tenace, con i suoi tre bracci
lucenti
penetra l’àncora
delle tue parole:-
Tu aspetta me -.
16 dicembre 1934
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