Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

venerdì 17 settembre 2010

Ti aspetto di Alda Merini

Broncia Koller-Pinell Ti aspetto e ogni giorno
mi spengo poco per volta
e ho dimenticato il tuo volto.
Mi chiedono se la mia disperazione
sia pari alla tua assenza
no, è qualcosa di più:
è un gesto di morte fissa
che non ti so regalare.

3 commenti:

veronica ha detto...

aspettare...con la faccia di morte fissa che ha la disperazione.
Aspettare senza speranza .E' il paradosso dello struggimento d'amore

Francesca Vicedomini ha detto...

ehm..siamo davvero sicuri che quella alienata fosse lei?

veronica ha detto...

@Francesca

spesso chiamiamo pazzi coloro che la nostra superficialità e la pigrizia dell'anima ( pigrizia? anima? forse accoppiare i termini è un paradosso) non possono comprendere