Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

sabato 7 maggio 2011

Maggiolata di Giosuè Carducci

Charles Conder/1887
Maggio risveglia i nidi,
Maggio risveglia i cuori;
Porta le ortiche e i fiori,
I serpi e l’usignol.
Schiamazzano i fanciulli
In terra, e in ciel li augelli;
Le donne han ne i capelli
Rose, ne gli occhi il sol.
Tra colli prati e monti
Di fior tutto è una trama:
Canta germoglia ed ama
L’acqua la terra il ciel.
E a me germoglia in cuore
Di spine un bel boschetto;
Tre vipere ho nel petto
E un gufo entro il cervel.
(Rime Nuove-Libro terzo)

3 commenti:

Gujil ha detto...

vorrei essere fiore,
a volte,
e vivere di acqua e di sole,
e resistere al vento.

Gujil

Rose ha detto...

D'accordo: per Giosuè era un momentaccio e si sentiva poco in sintonia col maggio, ma a me che poetessa non sono piacciono i gufi, i rovi, i pruni e le rose spinosi, e anche le vipere, per quanto me ne tenga lontana!

Oggi è maggio-maggio.

Buon fine settimana!

Francesca Vicedomini ha detto...

Buona domenica a Voi amici, chissà che gli rodeva a Giosuè, però a differenza di altri ci ricavava belle poesie...grazie dei versi Gujil...