Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

giovedì 12 gennaio 2012

Gennaio di Renzo Pezzani

Edgar Maxence
Bigio il ciel, la terra brulla:
questo mese poverello
nella sporta non ha nulla,
ma tien vivo un focherello.
Senza gregge e campanello
solo va, pastor del vento.
Con la neve nel cappello
fischia all’uscio il suo lamento.
Breve il dì, lunga la notte,
cerca il sole con affanno.
Ha le tasche vuote e rotte,
ma nasconde il pan d’un anno.
* * * * * *
Cerchi il fuoco e porti in dosso
umor nero, vento e gelo;
col tuo sguardo incanti il fosso,
col tuo fiato appanni il cielo
Per il freddo che tu porti
prati e boschi sembran morti,
ma di sotto la tua neve
vita nuova il grano beve.

5 commenti:

Rose ha detto...

Un'altra poesia bambina in rima baciata, ingenua e dolce.

Grazie!

Francesca Vicedomini ha detto...

Grazie Rose, buon giovedì soleggiato e mite (almeno in queste ore centrali)

viola ha detto...

Messagio per Francesca, Rose, Gianrico, Veronica e naturalmente anche per Maya, Pasquale e Giulietta: ricambio di cuore i vostri graditi auguri di BUON ANNO (scusatemi per il ritardo..) con affetto e un grande abbraccio:)

Libero volare ha detto...

COMPLIMENTI! BEL BLOG. DI GRAFICA E DI CONTENUTI

Francesca Vicedomini ha detto...

Grazie Libero! Benvenuto!