Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

giovedì 19 luglio 2012

Alla bambina Elisa Rossi di Giovanni Pascoli

Charles Courtney Curran
In un albo♣
T'ho veduta al dòndolo, Elisa,
andare, andare su, di volo;
in un lieve impeto di risa
volare, e poi scendere al suolo;
volare, e poi scendere giù:
sì, ma per riprendere il volo,
ma per risalire più su!
E' questa la sorte di noi,
di noi poveri uomini! Noi
ci leviamo come fai tu...
ma per scendere anche più giù.
Bologna, luglio 1908.

2 commenti:

Rose ha detto...

E quando scendiamo spesso andiamo giù di botto e ci facciamo male, più o meno metaforicamente.
Quanti di noi scendono con la leggerezza di Elisa?

Grazie di esserci, Francesca: so che stai compiendo un lavorone con tutte quelle foto, e ti sono doppiamente grata per il tuo contributo di oggi.

Buon serata prevenerina.

Francesca Vicedomini ha detto...

Grazie a te di esserci SEMPRE Rose!