Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

domenica 5 ottobre 2008

Amore mio, se muoio io e tu non muori di Pablo Neruda

Aucassin e Nicolette/Marianne StokesAmore mio, se muoio e tu non muori,
amore mio, se muori e io non muoio,
non concediamo ulteriore spazio al dolore:
non c'è immensità che valga quanto abbiamo vissuto
Polvere nel frumento, sabbia tra le sabbie,
il tempo, l'acqua errante, il vento vago,
ci ha trasportato come grano navigante.
Avremmo potuto non incontrarci nel tempo.
Questa prateria in cui ci siamo trovati,
oh piccolo infinito! la rendiamo.
Ma questo amore, amore, non è finito,
e così come non ebbe nascita,
non ha morte, è come un lungo fiume,
cambia solo di terra e labbra.

1 commento:

Salvatore Casalino ha detto...

E' proprio vero l'amore fosse stato meglio non nascesse mai... se il fine era quello di soffrire ad ogni respiro.