Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

lunedì 6 dicembre 2010

Prega, amico, per la casa insonne di Marina Cvetaeva

Marianne Stokes/Candlemas Day 1901
Ecco ancora una finestra,
dove ancora non dormono.
Forse - bevono vino,
forse - siedono così.
O semplicemente - le due
mani non staccano.
In ogni casa, amico,
c'è una finestra così.
Non candele o lampade hanno acceso il buio:
ma gli occhi insonni!
Grido di distacchi e d'incontri:
tu, finestra nella notte!
Forse, centinaia di candele,
forse, tre candele...
Non c'è, non c'è per la mia
mente quiete.
Anche nella mia casa
è entrata una cosa come questa.
Prega, amico, per la casa insonne,
per la finestra con la luce.
dicembre 1916

3 commenti:

Rose ha detto...

Cara Francesca, sei stata squisita a postare la poesia del giorno anche oggi. Buona settimana.

C'è molto calore umano, nei versi. Miracoli di persone vive e scintillanti.

Francesca Vicedomini ha detto...

E' andato tutto bene, ora sembro il pirata Barbanera, ma pare che pure lui avesse il suo fascino...buon proseguimento Rose!

Rose ha detto...

Viva la nostra carissima Francesca in versione pirata!
Mi fa felice che tutto sia andato bene. Buon proseguimento anche a te.