Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 7 dicembre 2010

Ritorno a Brema di Erich Fried

Juan Botas/1987
Tardo autunno
la prima neve
le strade di notte
ghiacciate
ma verso te
Poi all'alba
la ferrovia
monotona
stancante
ma verso te
Verso la tua voce
verso il tuo essere
verso il tuo essere tu
verso te.

4 commenti:

Rose ha detto...

Quel "te" che rende sopportabile il ghiaccio notturno e lo sferragliare cadenzato di un treno è presente in noi.
Possano tutti i nostri viaggi muoversi verso un "te".

Anonimo ha detto...

ho visto un treno che non partiva mai...poi ci sono salita e sono andata incontro a me...

Francesca Vicedomini ha detto...

Dillo a me Rose, che durante un periodo di un anno o forse più (ai tempi dell'Azoico) sono andata su è giù con la Freccia delle Dolomiti. Avevo un Te in tutte le molecole del corpo....

Francesca Vicedomini ha detto...

Ciao Veronica, sei tu vero?