Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

sabato 26 febbraio 2011

Fantasia di carnevale I di Clemente Rebora

Leyendecker/1933 Noi siam della regola buona
che il ribaldo Cavallo sbalzò.
In groppa alla carlona,
longanimi e contenti,
caracollando i tempi
ci si avvezzava a vivere;
quando improvviso sanguigno schiumando
springa scrolla quel pazzo...
e noi sforna in un mazzo!
Ora ci prude senz'unghia
la scabbia notturna, e l'inverno:
esangui, sbattezzati,
al caldo, per coscienza,
salviamo la virtù:
ma tutto come prima
scegliendo con pazienza
ritroverò la cima,
e qualcosa di più.
Se no, gufati vivremo
a scanso di cadute,
curandoci la fame:
evviva la salute!

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