Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

domenica 27 febbraio 2011

Romanza di Gabriele D'Annunzio

Rolf Armstrong
Dolcemente muor Febbraio
in un biondo suo colore.
Tutta a 'l sol, come un rosaio,
la gran piazza aulisce in fiore.
Dai novelli fochi accesa,
tutta a 'l sol, la Trinità
su la tripla scala ride
ne la pia serenità.
L'obelisco pur fiorito
pare, quale un roseo stelo;
in sue vene di granito
ei gioisce, a mezzo il cielo.
Ode a piè de l'alta scala
la fontana mormorar,
vede a 'l sol l'acque croscianti
ne la barca scintillar.
In sua gloria la Madonna
sorridendo benedice
di su l'agile colonna
lo spettacolo felice.
Cresce il sole per la piazza
dilagando in copia d'or.
È passata la mia bella
e con ella va il mio cuor.

2 commenti:

Rose ha detto...

Il Gabriele, meno pomposo del solito, si ringalluzzisce tutto per la sua bella che passa mentre febbraio muore, in una bella piazza, tra raggi di sole dorato e benedizioni divine.

Piacevolissimi i dipinti con tema carnevalesco: bravissima, Francesca!

E buona settimana.

Francesca Vicedomini ha detto...

Grazie Rose, sempre gentilissima. Questa poesia, mi fa fare la pace con D'Annunzio che certe volte mi indispettisce. Qui febbraio ci sta lasciando col vento, la pioggia e ancora freddo.
Buon inizio!