Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

mercoledì 9 novembre 2011

Autunno di Corrado Govoni

Toudouze*Chanson d'automne*1895

O triste vento!
Volteggiano come volani
i frutti alati delle samare.
Tra gli alberi il frumento
si stende lontano lontano
come una verde nevicata d'astri.
Le oche in triangolo vanno
in numero pari
verso le paludi.
Addio belle nubi kleksografiche!
Addio bei tramonti di cinabro!
Scricchiolano sotto i piedi
i piccoli obici delle ghiande
(pensate al figliuol prodigo!)
Un triste ritornello fischia sul labro.
Addio belle notti cittografiche!
E il sonno che non viene più...
Oh ma quando ci sarai tu
e metterai nelle lenzuola
dei mazzetti odorosi di lavanda!
(Poesie elettriche*1911)

2 commenti:

Rose ha detto...

"Klecks" in tedesco vuol dire goccia, da cui kleksografia.
Le samare, proprio belline.
Sempre gradito, Govoni.

Buona serata!

Francesca Vicedomini ha detto...

Grazie Rose, quante volte ho visto le samare senza sapere il loro nome!!!!