Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

sabato 23 giugno 2012

Estate di Pietro Metastasio

Joshua Reynolds*Jane Countess of Harrington
Benchè adusta abbia la fronte,
Con le curve opposte spalle
Un'ombrosa opaca valle
Cela il monte - al caldo sol:
Là dall'alto in giù cadendo
Serpe un rio limpido e vago,
Che raccolto in picciol lago
Va nutrendo - il verde suol.
Là del sol dubbia è la luce,
Come suol notturna luna;
Né pastor greggia importuna
Vi conduce - a pascolar.
E, se v'entra il sol furtivo,
Vedi l' ombra delle piante
Al variar d'aura incostante
Dentro il rivo - tremolar.
Là, mia vita, uniti andiamo;
Là cantando il dì s'inganni:
Per timor di nuovi affanni
Non lasciamo - di gioir;
Che raddoppia i suoi tormenti
Chi con occhio mal sicuro
Fra la nebbia del futuro
Va gli eventi - a prevenir.
Me non sdegni il biondo Dio;
Me con Filli unisca Amore;
E poi sfoghi il suo rigore
Fato rio, - nemico Ciel:
Che il desio non mi tormenta
O di fasto o di ricchezza ;
Nè d'incomoda vecchiezza
Mi spaventa - il pigro gel .
Curvo il tergo, e bianco il mento
Toccherò le corde usate,
E alle corde mal temprate
Roco accento - accoppierò
E a que'rai non più vivaci
Rivolgendomi talora,
Su la man, che m'innamora,
Freddi baci - imprimerò .
Giusti Dei, che riposate
Placidissimi su l'etra,
La mia Filli e la mia cetra
Deh serbate - per pietà.
Fili poi la Parca avara
i miei dì mill'anni e mille ,
La mia cetra e la mia Filli
Sempre cara - a me sarà.

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