Ferdinand Keller Sheherazade and Sultan Schariar |
se dell'Amato mio risuona la presenza.
Fallace è il paragone a cui m'invita
chiunque dalla morte l'amore suo è segnato.
Eterno è il tempo della bellezza sua,
eterna posso oggi contemplarla.
E' lui la nicchia verso cui mi prostro,
è lui la direzione verso cui mi volgo,
è lui quel taumaturgo che mi salva
nell'attimo in cui muoio d'amore,
nutrita dello stesso desiderio che m'uccide,
delirio che l'anima guarisce.
Fonte di vita che nell'estasi disseta e brucia,
che sola mi condanna al desiderio
di questa solitudine cui anelo.
***
Poesia dell'Islam
1 commento:
La solitudine come incubatrice dei sentimenti.
Sheherazade sensuale con la giusta ironia.
Una bella domenica a tutti.
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