Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

venerdì 3 agosto 2007

I solchi dell'orzo di Robert Burns

Charles C. Curran
Una notte d'agosto,
quando son belli i solchi del grano,
alla luce limpida della luna,
me ne andai da Annie:
il tempo volò - non ce ne accorgemmo! -
finché tra il tardi e il presto,
senza farsi pregar troppo, acconsentì
d'accompagnarmi in mezzo all'orzo.
Il cielo era azzurro, il vento tranquillo,
chiara la luna brillava;
l'adagiai di voglia assai buona
fra i solchi dell'orzo;
sapevo che il suo cuore era mio;
l'amai del tutto sincero;
la baciai e ribaciai
fra i solchi dell'orzo.
La serrai nel mio abbraccio amoroso;
il cuor le batteva ben forte;
benedetto quel luogo felice
fra i solchi dell'orzo!
Ma per la luna e le stelle lucenti,
che in quell'ora brillaron sì chiare,
ella sempre benedirà quella notte felice
trascorsa fra i solchi dell'orzo.
Sono stato gaio con amici cari;
son stato allegro bevendo;
son stato contento accumulando ricchezze,
son stato felice pensando:
ma tutti i piaceri che ho provati,
sebbene raddoppiati tre volte,
tutti li valse quella notte felice
trascorsa fra i solchi dell'orzo.
Solchi di grano e solchi d'orzo
e solchi di grano son belli:
mai scorderò quella notte felice
trascorsa fra i solchi con Annie.

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