in riva al mar là dove il tosco fiume ha foce, 
con Fido il mio destrier pian pian men giva; 
e muggìan l'onde irate in suon feroce. 
Quell'ermo lido, e il gran fragor 
mi empiva il cuor 
(cui fiamma inestinguibil cuoce) 
d'alta malinconia; 
ma grata, e priva di quel suo pianger, 
che pur tanto nuoce. 
Dolce oblio di mie pene e di me stesso 
nella pacata fantasia piovea; 
e senza affanno sospirava io spesso: 
quella, ch'io sempre bramo, 
anco parea cavalcando 
venirne a me dappresso... 
Nullo error mai felice al par mi fea.
Nell'anniversario della nascita 16 gennaio 1749 

 
 
 
 
 

 
Nessun commento:
Posta un commento