Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

sabato 30 giugno 2012

30 giugno di Maria Luisa Spaziani

Charles Hodler*Jeanne Cerani
Bruciano e si consumano le stelle,
regna la Grande Estate.
Passano dentro l'ombra dei balconi
figure esauste dagli occhi lucenti.
Grava sopra gli asfalti la polvere di Milano,
al chiosco dei giornali i fogli gialli
pendono come bandiere disertate.
Morder l'erba vorrei. Morire un poco
(con te, senza di te) contro la terra
che aspra inonda di profumo anche
la luna piena

come quando (è certo)
lunghe notti di grilli inebriate
splenderanno di fuochi e di comete
sopra la cieca pietra che fu un giorno
Maria Luisa.

(Le acque del sabato)

4 commenti:

Nidia ha detto...

bella la natura ristoratrice, e molto bella questa poesia da te scelta

Francesca Vicedomini ha detto...

Amo molto Maria Luisa Spaziani. Grazie Nidia. Buona serata!

Q. ha detto...

Così tenera...
Anche Q. ama questa poetessa.

Saluti!

Francesca Vicedomini ha detto...

E siamo già 3....