Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 12 giugno 2012

Di giugno di Cenne da la Chitarra

Luc-Olivier Merson*1901
Di giugno siate in tale campagnetta,
che ve sieno corbi ed argironcelli;
le chiane intorno senza caravelli:
entro nel mezzo v’abbia una isoletta,
de la qual esca sì forte venetta,
che mille parte faccia e ramicelli
d’aqua di solfo, e cotai gorgoncelli,
sì ch’ella adacqui ben tal contradetta.
Sorbi e pruni acerbi siano lìe,
nespole crude e cornie savorose;
le rughe sian fangose e strette vie;
le genti vi sian nere e gavinose,
e faccianvisi tante villanie,
che a Dio ed al mondo sïano noiose.
Risposta per contrarî ai sonetti de’ mesi
di Folgore da San Geminiano
XIII Secolo

2 commenti:

Rose ha detto...

Ah ah! Si facevano i dispetti in versi!
Tipo "Tanto cafona e delinquente appare/la donna mia quand'ella a tutti sputa" o "Erano i peli neri all'aria sparsi".

Un abbraccio.

Francesca Vicedomini ha detto...

Già, a quante pare l'invidia è cosa vecchia....
Un abbraccio.