Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 18 dicembre 2012

Quando nacque Gesù dal sen fecondo di Olindo Guerrini

Domenico Ghirlandaio*Nativity*1492
Quando nacque Gesù dal sen fecondo
Della vergine ebrea, l’orrida vesta
Scosse l’inverno e rinverdì giocondo,
E Betlemme adorò di Dio le gesta.
Scese un inno d’amor dal ciel profondo,
Iddio s’unì degli uomini alla festa;
Osanna, ognun gridò, redento è il mondo!
Ma l’asino ed il bue scosser la testa.
L’asino disse: o spalle mie, saprete
A suon di verghe se redente siete
Quando a Gerusalemme il condurrete!
Ed il bue: le mie costole sapranno
Un giorno a Cana se redente l’hanno
Quando in bistecche me le mangeranno!
(Postuma XIII)

1 commento:

Rose ha detto...

Il servizio che ci rendono gli animali con la loro esistenza è santo.

Saluto tutti e auguro buona notte-quasi-più-lunga dell'anno (e spero in buone nuove da Veronica).