John William Godward*He Loves Me, He Loves Me Not |
Lesbia, nec prae me velle tenere Iovem.
Dilexi tum te non tantum ut vulgus amicam,
sed pater ut gnatos diligit et generos.
Nunc te cognovi: quare etsi impensius uror,
multo mi tamen es vilior et levior.
"Qui potis est", inquis? Quod amantem iniuria talis
cogit amare magis, sed bene velle minus.
***
Un tempo dicevi di amare soltanto Catullo,
o Lesbia, e per me di non volere l'abbraccio di Giove.
Allora ti amai, non solo come il volgo l'amante,
ma come il padre ama i suoi figli e i suoi generi.
Ora ti ho conosciuta; perciò anche se brucio più forte,
tuttavia mi sei molto più vile e leggera.
"Come è possibile?", dici. Perché tale offesa costringe
l'amante ad amare di più, ma a volere meno bene.
5 commenti:
Grazie del suggerimento Rose, buonanotte!
cogit amare magis, sed bene velle minus
Il contrasto fra desiderio e voler bene….. la donna del desiderio, anche allora come sempre, difficilmente si coniuga col voler bene, anzi il desiderio è spesso alimentato potenziato e a dismisura accentuato dall’odio e dal “voler male”.
Odi et amo!
Ma di che? Sei stata tu a renderle ancora più bello il carme 72 colorandolo con una vezzosetta di altri tempi.
Grazie a Gaio Valerio e a te, Francesca.
W-e in arrivo. Che porti il sole!
Settembre, andiamo. È tempo di migrare.
In effetti non tira una bella aria.
Uno splendido settembre a Francesca, ai suoi editori e segretarie e ai passanti del blog.
Eh, sì Sympatros hai colto nel segno...
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