Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

domenica 14 settembre 2014

Notte di luna di Rabindranath Tagore

Christian Schloe
Notte di luna,
come un viandante
passi dall’altra parte del mare
con la tua pallida lanterna oscillante.
Io sono uno straniero,
solitario e distratto;
sul balcone lontano
così tu mi incanti,
e porti via il mio cuore.
Le nuvole tramano
per fare prigioniera la luna:
la luna suona la conchiglia magica.
Al suono incantato svaniscono le tenebre;
le nuvole navigano bianche
come schiuma al chiaro di luna.
Il flauto magico canta
le meraviglie della primavera,
le sue modulazioni
si levano in aria
portate dal vento.
Giovane viaggiatore,
dimentica le stanchezze del viaggio,
procedi con coraggio!
Non spegnere nell’anima
la luce del tuo cammino.

2 commenti:

Francesca Vicedomini ha detto...

L'estate se ne va, la primavera nessuno la ricorda..una poesia ricorda una luna dolce che rivedremo tra molti mesi...
buon fine domenica...

Rose ha detto...

Sarà una luce confortante anche la luna dell'inverno buio, fino alla dolce primavera.

Buonanotte.

Si riciccia? Ossì! :S